Petsblog Animali domestici Grumpy Cat e la sua ricchissima padrona

Grumpy Cat e la sua ricchissima padrona

Grumpy Cat è celeberrimo in rete e questo ha fatto sì che la sua padrona diventasse molto, molto ricca

Grumpy Cat e la sua ricchissima padrona

Grumpy Cat è arcinoto: si tratta di un gatto (anzi una gatta: è femmina e il suo vero nome è Tardar Sauce) che con il suo muso imbronciato è diventato un po’ l’icona di tutta la satira, a volte cattiva, che noi esseri umani pensiamo. Insomma, ricorrendo all’immagine di Grumpy Cat, gli facciamo dire cose che (probabilmente…) un gatto non penserebbe mai.

Grumpy Cat è un gatto reale e il suo musetto imbronciato che fa impazzire il mondo è dovuto a un “raro fenomeno di nanismo felino”, dice la sua proprietaria Tabatha Bundesen. E proprio lei, l’umana, è al centro delle notizie questa volta: Tardar Sauce, alias Grumpy Cat, infatti, le ha fatto guadagnare ben 80 milioni di euro (la stima è del Daily Mail, ma secondo Tabatha Bundesen non è corretta, anche se non specifica se non è esatta per difetto o per eccesso). Per seguire Grumpy Cat, la sua proprietaria si è presa un periodo di congedo dal lavoro. Ma non è l’unica a guadagnare dal muso arrabbiato del gatto: suo fratello, infatti, cura i social di Grumpy Cat (e i numeri sono enormi: 522.000 seguaci su Instagram, oltre 6 milioni di “Mi piace” sulla la sua pagina Facebook).

Grumpy Cat è sempre più richiesto in tutto il mondo per film, libri, spot, programmi televisivi, oltre a tutta una serie di prodotti di merchandising, tra cui tazze, magliette, gadget e via dicendo.

Certo, viene da pensare allo sfruttamento (non prendetemi per cinico: o forse sì, tanto Grumpy Cat sarebbe d’accordo con il cinismo!): non neghiamo che Tabatha Bundesen tratti il suo gatto con tutto il rispetto possibile e tutte le cure amorevoli che possa desiderare, ma non possiamo certo non pensare allo stress del gatto stesso (d’accordo, la proprietaria non permette più di una sessione settimanale di foto al suo micio per non stressarlo) e un po’ anche al fatto di ridere su quello che è un difetto del gatto (un po’ come avveniva nei circhi di un paio di secoli fa, in cui le deformità umane erano oggetto di esibizione). Anche la stampa inglese nota questo aspetto e ironizza:

Ecco perché Grumpy Cat è triste: la padrona l’ha trasformata in macchina per fare soldi!

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