In Sicilia, cane eroe viene ucciso mentre cerca di difendere l’anziana padrona
Un'altra storia di assurda violenza tra esseri umani e in cui, ancora una volta, a rimetterci è un cane
Dopo Noah, il pastore tedesco che negli USA ha fatto da scudo alla sua famiglia umana e si è preso i colpi di pistola a loro indirizzati, un’altra storia di un cane eroe che salva la sua famiglia e, per questo, muore.
Siamo in Italia, per la precisione a Partinico in provincia di Palermo, e una donna di 80 anni attende che suo nipote di venti anni vada a farle compagnia di sera: è vedova e così è sempre da sola, se non fosse per il suo cane, uno splendido labrador retriever di 7 anni, che vive con lei. Così il ragazzo arriva, suona al portoncino ed entra, mentre la nonna lo attende, contenta, sulla tromba delle scale.
Ma ecco che all’improvviso sbucano dal nulla due uomini che spintonano il ragazzo gettandolo a terra. Uno dei due sale le scale, armato di pistola, e raggiunge la donna che si era rifugiata in casa: arriva in cucina ma non si aspetta di trovarsi dinanzi un cane che, compresa la situazione, attacca il malvivente. Parte un colpo di pistola che ferisce il cane, ma questi, eroicamente, continua ad aggredire l’uomo per difendere la sua anziana amica umana. Il labrador, di cui purtroppo non conosciamo il nome, morde al braccio l’aggressore che, al colmo dell’ira, spara due colpi in direzione del cane che, emettendo un fortissimo latrato, cade a terra, morto, in una pozza di sangue. I malviventi riescono a scappare, mentre la donnina piange il suo cane: “Vigliacchi, che c’entrava il mio cane”. Poi, quando arrivano le forze dell’ordine, dice: “Maresciallo, prendeteli quei delinquenti: non hanno avuto rispetto per nessuno e non hanno avuto pietà per il mio cane. E adesso come farò. Mio marito è morto qualche anno fa e oggi non c’è più il mio amato cane”.
Ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso e i due malviventi vengano acciuffati. Intanto non possiamo restare indifferenti dinanzi a tanta violenza: quel grido del cane che muore per difendere la sua umana dovrebbe squarciare le nostre orecchie, troppo spesso sorde al dolore degli animali non umani.