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Gattari da legare: Quando a parlare è il gatto di casa

A volte, quando guardo uno dei miei gatti, mi viene una specie di illuminazione e mi convinco di sapere ciò che lui sta pensando. Non sono cose belle, di solito: diceva Jerome K. Jerome che “Ogni gatto ha un’opinione ben precisa sugli esseri umani: non dice molto, ma questo è sufficiente a non farvi venire […]

Gattari da legare: Quando a parlare è il gatto di casa

A volte, quando guardo uno dei miei gatti, mi viene una specie di illuminazione e mi convinco di sapere ciò che lui sta pensando. Non sono cose belle, di solito: diceva Jerome K. Jerome che “Ogni gatto ha un’opinione ben precisa sugli esseri umani: non dice molto, ma questo è sufficiente a non farvi venire voglia di ascoltare altro”. Credo che quanto segue sia più o meno ciò che pensano i miei mici in una giornata tipo.

Si sta avvicinando, la sento. Sono più splendido del solito, in questa posizione, e se ne accorgerà presto anche lei. Eccola, mi fingo addormentato. Non serve a niente, è completamente soggiogata. Però no, non mi stringere così! Meglio fingersi morti: non ci posso fare nulla, la mia bellezza è la mia maledizione. Sì, vai pure a prendere la spazzola. Dietro l’orecchio, grazie. Ti meriti quel giochetto ridicolo: ti prendo il dito con la zampa e tu cominci a urlare “Oddio, ma sei un bimbo! Guardate, come un neonato col dito della mamma!”. Sei un po’ patetica, ma ti voglio bene, soprattutto se mi fai quel pesce profumato. Adesso, per esempio, potresti prepararlo: ti dono un “miao” irresistibile, so che non hai volontà.

Con te è troppo facile: dura di più una cavalletta, nel resistermi. Io lo so che quando te ne porto una morta ti si rivolta lo stomaco e fai finta di apprezzare per non mortificarmi. In realtà io lo faccio per fartela buttare, non sopporto cadaverini in giro. Ma davvero pensi che voglia contribuire all’andamento familiare? Io voglio i croccantini, te le mangi tu le cavallette!

Adesso potresti guardare un po’ di televisione, mi andrebbe. Nulla di rumoroso, e prendi il pile, per favore, così sto più comodo. Ora ti guardo intensamente facendo le fusa: guardami, guardami… Il divano è mio, tu ti sposterai verso il bordo, lasciandomi tutta la seduta… Che ti dicevo? Troppo facile, mi sento quasi in colpa. Guarda che stai per cadere dal divano.

Ecco, temo che sia esattamente questo, ciò che pensa il mio gatto. Per salvare un po’ della mia dignità residua, devo dire che spesso è lui a cadere dal divano, completamente abbandonato nel sonno. E i vostri gatti cosa pensano? Sono più clementi dei miei o vi tiranneggiano?

Foto | Flickr

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