Miopatia ereditaria del Devon Rex: cause, sintomi e terapia
Miopatia ereditaria del Devon Rex: cause, sintomi e terapia di questa grave malattia congenita, spesso a prognosi riservata.
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Vediamo cause, sintomi, diagnosi e terapia della miopatia ereditaria del Devon Rex.
Il Devon Rex come razza può soffrire di diverse malattie congenite. Oltre alla miocardiopatia ipertrofica (presente anche in parecchie altre razze e negli incroci) e alla lussazione della rotula, c’è anche una forma di miopatia ereditaria. Si tratta di una miopatia congenita autosomica-recessiva e degenerativa. Andiamo dunque a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia della miopatia ereditaria del Devon Rex. Non è una malattia molto frequente, ma se decidete di prendere un Devon Rex è bene sapere della sua esistenza.
Miopatia ereditaria del Devon Rex: cause e sintomi
Come anticipavamo, si tratta di una patologia congenita ed ereditaria. Non sembra avere predisposizione di sesso, colpendo sia maschi che femmine. L’età di insorgenza tipica è intorno alle 4-7 settimane, ma talvolta bisogna aspettare fino alle 12-14 settimane prima di vedere i sintomi.
I sintomi della miopatia ereditaria del Devon Rex sono:
- ventroflessione della testa e del collo (molto evidente durante la minzione, defecazione e durante il normale movimento) con mento che nei casi gravi arriva a toccare lo sterno
- movimenti esagerati degli arti anteriori
- tremori della testa
- spalle incurvate in alto e collo incurvato in basso
- intolleranza all’esercizio fisico
- tremori
- posizione da “cane mendicante”
- difficoltà di deglutizione
- ostruzione delle vie aeree superiori
- rigurgito
- trisma parziale
- atrofia muscolare
I sintomi possono essere esacerbati da altre patologie concomitanti, stress o freddo ambientale. Normalmente in questi gatti i test neurologici sono normali.
Miopatia ereditaria del Devon Rex: diagnosi e terapia
Non ci sono test specifici per diagnosticare una miopatia ereditaria del Devon Rex, spesso ci si basa sul segnalamento, l’anamnesi e i sintomi. Anche se, a dire il vero, si stanno studiando dei test genetici. Gli esami del sangue di questi gatti non rivelano anomalie particolari. Radiografie con mezzo di contrasto o endoscopie possono, invece, mostrare la presenza di megaesofago e ipomotilità esofagea con reflusso gastroesofageo. Anche la miografia non è indicativa al 100%. A livello istologico, biopsie mostrano atrofia delle fibre con degenerazione.
Questa malattia, se si presenta con sintomi lievi, tende a stabilizzarsi intorno ai 9 mesi di vita e i gatti imparano a bere e mangiare. Possibilmente in questi gatti tenete le ciotole del cibo e dell’acqua sollevate, in modo che non debbano abbassarsi per mangiare (come si fa anche in caso di megaesofago o problemi alla colonna vertebrale). La prognosi è riservata in quei gatti che manifestano spasmi per ostruzione di laringe/faringe e megaesofago.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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