Petsblog Cani Comportamento Cani Cane e gatto: come facilitare la convivenza

Cane e gatto: come facilitare la convivenza

Come fare per far convivere felicamente cane e gatto? Non sempre è semplice, ecco qualche consiglio per far vivere insieme cane e gatto. Là dove possibile, si intende.

Cane e gatto: come facilitare la convivenza

La premessa “là dove possibile” è d’obbligo: semplicemente ci sono cani e gatti che insieme proprio non vogliono convivere. Succede anche fra le persone, che fra l’altro appartengono alla stessa razza, figuriamoci quando tendiamo di mettere insieme due specie diverse: ci sono persone che proprio non riescono a vivere insieme ad altre, lo stesso accade fra cani e gatti. Tuttavia qualche sistema ci sarebbe. Ecco che dunque oggi andiamo a vedere qualche consiglio su come facilitare la convivenza fra cane e gatto.

Facilitare la convivenza fra cane e gatto

Prima di tutto, se dovete cominciare da zero, la cosa migliora è prendere insieme un cucciolo e un gattino che abbiano almeno due mesi di vita: in questo modo cresceranno insieme, quindi impareranno fin da piccoli a capire il linguaggio dell’altra specie (cani e gatti usano linguaggi differenti, ci va tempo prima che imparino a capirsi) e dovrebbero andare maggiormente d’accordo. E magari evitiamo di scegliere razze predatorie o cani da caccia che hanno innato l’istinto ad inseguire le prede.

Più facile la convivenza se in casa era già presente un gatto anche adulto e viene secondariamente inserito un cucciolo di cane: in questo caso il cucciolone approccerà tranquillamente il gatto, sarà probabilmente il micio a non vedere di buon occhio questa intrusione nel territorio, intrusione che abbaia, fa casino e rumore, ruba le ciotole, gli spazi e le coccole. Starà a noi proprietari fare in modo che per i primi mesi ognuno dei due conviventi abbia spazi a propria disposizione con ciotole di cibo e acqua e cucce dove l’altro non possa arrivare. E starà sempre a noi ricordarsi di ipercoccolare il gatto e di ignorare il cane il sua presenza: chi è d’altra parte il principino di casa?

Le cose potrebbero farsi più difficili se il cane introdotto secondariamente è un adulto, non sappiamo nulla di come sia stato educato, potrebbe anche essere un cane che da sempre dà la caccia ai gatti. E di uguale livello di difficoltà è introdurre un gattino in una casa in cui sia già presente un cane: tutto dipende dall’indole del cane. Il gattino sarà felice di vedere un altro quadrupede, vorrà giocare con lui, ma se il cane ha un forte istinto predatorio? Non sarebbe la prima volta che un cane già presente in casa dà la caccia e uccide il gattino appena introdotto. In questo caso vi servirà l’ausilio di un veterinario comportamentalista: bisognerà rieducare il cane a non aggredire i gatti ed è un lavoro che andrà avanti per mesi, questo sempre per non mettere a rischio la vita del gatto.

Per esperienza ho notato che i cani che danno maggiormente problemi ai gattini neo-introdotti sono i Pastori tedeschi: ho visto diversi casi di proprietari disperati di Pastori tedeschi che hanno ucciso uno dopo l’altro i gattini che avevano fatto il loro ingresso nella casa.

Casi in cui la convivenza diventa impossibile

Tuttavia ci sono dei casi in cui la convivenza diventa impossibile. Per esempio in cani con forte istinto predatorio che già hanno ucciso diversi gatti entrati accidentalmente nel loro giardino, se non vi fate aiutare per tempo da un veterinario comportamentalista rischiate di veder morire atrocemente il gattino nuovo arrivato. C’è poi il caso opposto: quando si ha già un gatto, si introduce un cucciolo e il gatto si fa venire una bella cistite da stress. Se un gatto arriva a questo punto o comincia a sporcare ovunque per casa per attirare l’attenzione, beh, forse la convivenza diventa impossibile.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | enfad

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare