Come stimolare il gatto a bere di più
Come fare per convincere il gatto a bere più acqua, soprattutto quando soffre di determinate patologie? Ecco qualche consiglio.
Se è vero che in natura il gatto si è evoluto per riuscire a sopravvivere con l’assunzione di una minima quantità di acqua (il gatto è bravissimo a trarre la maggior parte dell’acqua che gli serve dai cibi che mangia), è anche vero che spesso soffre di patologie per cui sarebbe consigliabile farlo bere di più. Ma se è già difficile convincere una persona a bere di più, farlo col gatto diventa a volte un’impresa impossibile. Eppure è possibile stimolare il gatto senza farlo soffocare: questo riferito a quei proprietari bene intenzionati che per far bere di più il gatto glielo danno con la siringa, rischiando così che l’acqua vada di traverso e sottoponendo il gatto a uno stress inutile.
Malattie in cui sarebbe consigliabile che il gatto assumesse più acqua
Precisiamo: se il gatto non soffre di queste malattie, sta bene, mangia ed è in forma perché andare a stressarlo cercando di obbligarlo a bere in tutti i modi? Un conto è mettere in atto qualcuno dei consigli di cui parleremo nel prossimo paragrafo, un conto costringerlo con la forza a bere perché noi abbiamo deciso che lui in quel momento deve avere sete e bere. Provate un po’ a mettervi nei suoi panni e poi mi saprete dire.
Però è anche vero che ci sono delle malattie in cui sarebbe consigliabile che il gatto bevesse di più. Pensiamo per esempio a gatti con insufficienza renale cronica: un maggior apporto idrico con la dieta aiuterebbe i reni a filtrare meglio e questo si tradurrebbe in un minor quantitativo di scorie azotate nel sangue. Oppure a un gatto con cistite o FUS: più acqua beve, più urina produce, meno concentrata sarà l’urina e minore sarà il rischio di formazione di sabbietta o di calcoli. Oltre al fatto che bevendo più acqua, il gatto è stimolato ad urina di più e il minor ristagno di urina nella vescica fa sì che ci siano meno probabilità di proliferazioni batteriche.
Come far bere di più il gatto
Come anticipato, il gatto non va sforzato nel bere. Potete come prima cosa inumidire di più la pappa: questo funziona per i gatti che mangiano l’umido, sia scatolette che cibo casalingo. Provate ad allungare un po’ la pappa con acqua, non troppa, altrimenti il gatto quella papocchia galleggiante non la mangerà mai, appena un pochino.
Qualcuno suggerisce anche di allungare i cibi con del brodo fatto appositamente a misura di gatto, quindi senza sale, senza dado, senza grassi. Per esempio se fate al gatto il petto di pollo lesso, il brodo che avanza potrebbe essere gradualmente aggiunto alla pappa. In entrambi questi casi, preparate poco cibo per volta, non riempite la ciotola di cibo annacquato perché tende a prendere un cattivo odore, soprattutto d’estate quando fa caldo.
Tutto ciò non vale per chi ha il gatto che mangia solo crocchette, difficilmente al gatto piaceranno le crocchette inumidite. Alcuni gatti vogliono l’acqua corrente: visto che non potete spendere un capitale per tenere il rubinetto del bidet sempre aperto (oltre al fatto che si sprecano risorse idriche), esistono in commercio delle fontanelle dotate di ricircolo e destinate all’abbeverata di cani e gatti. Provate anche a mettere più ciotole in diversi punti della casa, di forme e materiali diversi e ricordatevi di cambiare tutti i giorni l’acqua, deve essere sempre fresca e pulita.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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