Petsblog Animali domestici Se il gatto cambia carattere dopo la sterilizzazione…

Se il gatto cambia carattere dopo la sterilizzazione…

Cosa fare se il gatto cambia carattere dopo la sterilizzazione? Ma poi è proprio vero che il gatto modifica il suo comportamento dopo l’ovariectomia o la castrazione?

Se il gatto cambia carattere dopo la sterilizzazione…

A seguito di diverse domande arrivate sulla mail di Petsblog, ecco che parliamo di un argomento che sta parecchio a cuore a molti proprietari: è vero che il gatto non cambia carattere dopo la sterilizzazione? Sì, è vero, ma ci sono alcune piccole considerazioni generali da fare. Se è vero che il carattere del gatto rimarrà sempre quello, è anche vero che non si può pretendere che due giorni dopo l’intervento il gatto salti e corra ovunque.

Perché il gatto cambia carattere dopo la sterilizzazione

Il gatto non cambia carattere dopo la sterilizzazione: se era allegro e coccolone prima, rimane allegro e coccolone dopo; se era distaccato e nervoso prima, rimane distaccato e nervoso dopo. Con la sterilizzazione l’unico comportamento che viene modificato è quello sessuale: il gatto, sia maschio che femmina, non cercherà più di accoppiarsi disperatamente, quindi ecco che i gatti che prima vocalizzavano tantissimo per il calore adesso miagoleranno il giusto e che quelli che prima tendevano ad andare parecchio in giro, rimarranno più vicini a casa, diventando un po’ più pantofolai. Questo perché non ci sono più le ovaie e i testicoli a mettere in circolo grandi quantità di estrogeni e testosterone che dicono al gatto “Accoppiati, accoppiati, accoppiati”.

Ma qui ci vuole adesso qualche doverosa precisazione. Molti proprietari ansiosi due giorni dopo l’intervento si lamentano che il gatto è scostante, magari soffia agli altri animali di casa, tende a stare per conto suo, è più scorbutico. Beh, è normale: è vero che ci sono gatti che già il giorno dopo l’intervento è come se non avessero fatto nulla, ma altri un po’ più suscettibili potrebbero risentire per qualche giorno dello stress post intervento. Vogliono solo essere lasciati un po’ in pace per riadattarsi all’odore di casa e ai ritmi famigliari. E invece noi proprietari ansiosi cosa facciamo? Senza accorgercene gli stiamo addosso di continuo, continuamente a preoccuparci che stiano bene, gli rovesciamo addosso tutta la nostra ansia e preoccupazione. Voi come vi sentireste se dopo un intervento chirurgico ci fosse qualcuno che 24 ore su 24 ti ripete con sguardo angosciato “Come stai? Stai bene? No, tu stai male, hai qualcosa che non va, hai dolore?”… anche se prima non stavo male mi convinco automaticamente che sono praticamente in punto di morte. E questo vale anche per il gatto, più sensibile di una persona ai cambiamenti di umore del suo proprietario il quale, al posto di trattarlo normalmente e non come se fosse un invalido, gli sta dicendo continuamente che deve stare male. E’ un po’ come quando un bimbo cade: se non è stata una caduta terribile e tu ci ridi sopra minimizzando l’accaduto il bambino ricomincia a correre come prima. Se invece appena cade tu gli dici subito con sguardo allarmato “Hai male?” ovvio che inizierà a dire di avere male e scoppierà a piangere, gli hai appena suggerito tu che la reazione giusta in questi casi è di avere male.

Inoltre non so se avete mai subito un intervento chirurgico: nei giorni successivi non è che hai tanta voglia di parlare, personalmente sono stata più scorbutica e lamentosa del solito per qualche settimana, per cui magari quel gatto in particolare può essere che non abbia voglia di essere continuamente osservato, toccato o non abbia voglia di essere importunato dagli altri animali di casa. Loro stanno bene, lui magari ha i punti che tirano, è ancora un po’ scombussolato dall’anestesia, si deve abituare di nuovo alla casa ed ecco che magari arriva l’altro gatto che vuole giocare, il cane che vuole saltare… il micio infastidito farà una bella soffiata, una zampata come se volesse dire “Mi lasciate un po’ in pace sì o no?”.

Cosa fare

Se il vostro gatto dopo un qualsiasi intervento chirurgico risulta essere un po’ più scorbutico, beh, può essere normale. Controllate col vostro veterinario che non ci siano problemi di salute generale o a livello della ferita, se è tutto a posto, magari ha solo bisogno di un po’ di tempo per superare lo stress, in fin dei conti ha sempre fatto un intervento chirurgico, ci va un po’ per tornare alla solita routine. Lasciatelo in pace, parlategli normalmente e non come se fosse in punto di morte ed eventualmente chiedete al vostro veterinario se sia il caso di adottare temporaneamente i diffusori di ferormoni felini e le apposite crocchette calmanti che possono aiutare il micio (e i proprietari) a superare più facilmente questo periodo.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Saveoursmile

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