Regole degli animali in condominio
Spesso nei condomini cani, gatti e altri animali domestici sono causa di litigi. La colpa non è certo loro, ma di noi esseri umani che non sappiamo convivere. Vediamo pertanto alcune regole di base da osservare.
Gli animali e i condomini sono spesso al centro di liti e di notizie di vario tipo, purtroppo non sempre positive. Se da un lato è vero che la legge in vigore dice chiaramente che nei regolamenti condominiali non potranno essere inserite, né ritenute più valide, disposizioni volte a limitare la libertà di vivere con un animale (la norma si applica a cani e gatti e a tutti gli animali domestici come conigli, galline e via dicendo) è pur vero che dall’altro lato se una persona ha paura, o addirittura ha fobia di un tipo di animale (o di tutti), ha diritto a vivere serenamente.
Sappiamo, purtroppo, che spesso gli animali sono presi a scusa per litigare e tirare in ballo vecchi rancori dovuti chissà a quale motivo come anche antipatie personali. È importante, pertanto, educare l’animale non umano ad avere una condotta rispettosa degli spazi comuni e seguire nei rapporti con i condomini le regole della civile convivenza. È fondamentale, inoltre, che gli animali umani anche siano educati a vivere con quelli non umani: prima di tutto noi che viviamo con animali non umani dobbiamo passarci una mano sulla coscienza e valutare se effettivamente ci comportiamo bene e se abbiamo insegnato a Fido altrettanto; poi anche chi non vive con gli animali (o non li sopporta) deve avere ben chiaro che non si può impedire ad altri di vivere liberamente la propria vita. Ribadiamo: è importante il rispetto reciproco, in entrambi i sensi.
Nei condomini spesso chi crea “più problemi” è Fido, per il fatto che esce più volte al giorno e potrebbe fare confusione per i luoghi comuni o anche sporcarli. Ma certo, non è solo Fido. Vediamo, allora, quali sono le principali regole degli animali in condominio soffermandoci in particolare su cani e gatti.
Dieci regole per il cane in condominio
Per quel che riguarda i cani in condominio, ecco un decalogo da tener presente.
- Portare sempre il cane al guinzaglio corto (mt. 1,50) e con la museruola al seguito quando si attraversano o si sosta negli spazi comuni e nel giardino condominiale. Il cane deve essere tenuto al guinzaglio corto e con museruola al seguito quando si usa l’ascensore condominiale; ricordarsi di portare sempre con sé un deodorante per togliere gli odori di Fido e del materiale per l’eventuale pulizia degli ascensori qualora il cane perda pelo.
- Mai lasciare libero il cane per le scale condominiali o negli spazi condominiali chiusi e nei giardini condominiali (tranne diverse disposizioni del regolamento).
- Mai lasciare il cane libero in ascensore: potrebbe disturbare o importunare gli altri condomini.
- Raccogliere sempre e con gli appositi sacchettini le deiezioni dei propri cani e pulire con appositi prodotti non nocivi né per cani né per i bambini qualora il cane faccia pipì in spazi condominiali o nel giardino comune.
- Se si possiede un giardino di proprietà utilizzato dal cane questo deve essere sempre tenuto pulito dalle deiezioni in modo da evitare sgradevoli odori ai vicini; il giardino, il box o lo spazio privato dove vive il cane deve essere pulito almeno una volta al giorno.
- Mai lasciare in giro negli spazi comuni ciotole contenenti cibo o acqua per il proprio cane: se lo stesso mangia in spazi comuni o nel giardino privato o comunque all’aperto occorre lasciare la zona utilizzata così come era precedentemente raccogliendo i rifiuti e spostando le ciotole.
- Se il cane abbaia in casa negli orari del riposo provvedere a insonorizzare la zona dove vive il cane e predisporre gli spazi a lui riservati nella zona più lontana possibile rispetto alle case e alle finestre dei vicini.
- Portare il cane a passeggio almeno tre volte al giorno, lasciandolo correre per almeno mezz’ora in una apposita area cani: questo lo aiuterà a stancarsi e distrarsi.
- Evitare di lasciare solo in appartamento il proprio cane per più di sei-sette ore al giorno, il cane si sentirebbe trascurato e ovviamente si lamenterebbe.
- Non lasciare mai il cane solo chiuso fuori casa sul balcone anche se per poche ore: ricordatevi di lasciare aperta una porta in modo che l’animale possa andare e venire dall’appartamento.
Sette regole per le colonie feline in condominio
I gatti generalmente creano meno problemi in condominio, soprattutto se vivono dentro casa e non escono. Discorso diverso è da fare per colonie feline condominiali. Ecco sette regole da considerare.
- I gatti presenti in colonie riconosciute che vivono negli spazi condominiali sono tutelati dalla legge 281 del 1991 e dalle leggi regionali di attuazione, che garantiscono ai gatti diritto di territorialità e libero transito, diritto all’alimentazione, e diritto di ricovero.
- I gatti appartenenti alle colonie feline riconosciute ai sensi del punto 1 non possono essere trasferiti né spostati per nessun motivo dal loro territorio, se non a causa di gravi motivi igienico-sanitari.
- È vietato maltrattare, allontanare, spaventare, ferire o uccidere i gatti anche attraverso l’uso di bocconi avvelenati o veleno in genere. Tali fatti sono considerati reati penalmente perseguibili e punibili con un’ammenda fino a 25.000 € e con la reclusione fino a due anni, ai sensi dell’art. 544 del Codice Penale.
- I gatti appartenenti alle colonie feline riconosciute hanno diritto alla sterilizzazione o alla castrazione gratuita, che deve essere effettuata dalla ASL Veterinaria o da veterinari convenzionati.
- I gatti appartenenti alle colonie feline riconosciute hanno il diritto di caccia anche nelle cantine condominiali allo scopo di effettuare derattizzazione naturale, svolgendo di fatto una funzione meritoria di pubblica utilità.
- Si intendono colonie feline condominiali riconosciute tutte le colonie, anche se composte da un solo gatto, regolarmente censite presso il Comune di residenza e la ASL veterinaria di riferimento, site sia all’interno di condomini composti da uno o più palazzi, sia presenti all’interno di cortili composti da uno o più appartamenti.
- I gatti hanno diritto ad avere sempre a disposizione – in uno spazio comune ben delimitato e il più lontano possibile dalle abitazioni e dai parcheggi – ciotole contenenti acqua per 24 ore al giorno.