I vertici di Green Hill oggi sotto processo
Oggi si apre il processo contro i dirigenti dello stabilimento Green Hill di Montichiari. Ecco i principali capi d'accusa
Sono passati due anni da quando, grazie ad un bliz degli animalisti, oltre settanta cani beagle sono stati liberati dalla struttura di Green Hill di Montichiari, in provincia di Brescia. Oggi, presso il Tribunale di Brescia, è iniziato il processo contro i gestori dell’allevamento, direttore e veterinario. Gianluca Felicetti, presidente della Lega anti vivisezione, ha dichiarato:
«C’era bisogno di aiuto per liberare i beagle da Green Hill. E ci siamo riusciti. Poi ci saremmo dovuti liberare di Green Hill. Dal marzo scorso l’allevamento per la vivisezione di Montichiari non può più riaprire grazie alla vincente battaglia per far inserire nel Decreto Legislativo 26-2014 il divieto di questo tipo di attività. E lunedì 23 giugno, alle ore 9 inizia al Tribunale di Brescia il processo»
L’accusa è pesante. Secondo il gip i quattro imputati sono colpevili di aver privato i 2.639 cani beagle detenuti dei loro pattern comportamentali (ovvero di tutte le attività vitali e insopprimibili di ogni specie) sottoponendoli a comportamenti insopportabili per le loro caratteristiche etologiche, detenuti in un ambiente inadeguato ad esprimere i comportamenti etologici propri ella loro specie», sottoponendoli a paura, ansia, stereotipie, tanto da causare nei cani uno stress cronico cagionato con il solo fine di abbattere i costi di impresa”. Agli atti c’è la morte di 104 cani e la soppressione di altri 54.
Seguiremo attentamente lo svolgersi del processo e vi terremo il più possibile aggiornati nella speranza che i cani abbiano finalmente giustizia.
Via|La Stampa