Criceti: classificazione e origini
Oggi andiamo a vedere la classificazione tassonomica e le origini del criceto. E diamo anche uno sguardo a quanti tipi di criceti esistono.
Spesso i criceti vengono confusi con i topi, ma non si tratta proprio della stessa cosa. E’ vero, appartengono entrambi all’Ordine dei Rodentia e al Sottordine dei Myomorpha, ma cambia la Famiglia di appartenenza: i criceti fanno parte della Famiglia Cricetidae, mentre i topi della Famiglia Muridae. Ecco perché conviene saperne qualcosa di più sulla classificazione, sulle origini e sulle caratteristiche dei criceti.
La classificazione e i diversi tipi di criceti
Per quanto riguarda la classificazione tassonomica dei criceti, eccola:
- Ordine: Rodentia
- Sottordine: Myomorpha
- Famiglia: Cricetidae
- Genere: Mesocricetus
- Specie: M. auratus (noto come Criceto dorato)
- Genere: Phodopus
- Specie: P. campbelli (il Criceto russo tradizionale o criceto di Campbell), P. sungorus (il Criceto siberiano o Russian Winter White), P. roborovskii (il piccolo Criceto di Roborovskii)
- Genere: Cricetulus
- Specie: C. grisou (il Criceto cinese)
Per completezza, ecco la classificazione del topolino:
- Ordine: Rodentia
- Sottordine: Myomorpha
- Famiglia: Muridae
- Genere: Mus
- Specie: M. musculus
Diciamo subito che le specie di criceto più gettonate da noi in Italia sono il criceto russo, il criceto siberiano e in misura minore il criceto dorato (forse perché di taglia leggermente più grande) e il criceto di Roborovskii (notoriamente riconosciuto per essere piccolo e mordace, quindi si può capire se non gode di molta popolarità). Il criceto cinese ha avuto un breve momento di popolarità qui in Italia, ma poi ci si è accorti che non era molto socievole come pet, quindi praticamente è scomparso qui da noi.
Criceto russo e criceto siberiano non sono la stessa specie, anche se a dire il vero non sempre si riesce a distinguerli bene.
Caratteristiche dei criceti
I criceti di base sono animali notturni, ecco spiegato il perché di notte vi fanno ammattire col cigolio della ruota. Per risolvere la situazione ci sono due modi: tornare indietro nel tempo e non comprare un animale noto per prediligere la vita notturna oppure oliare con un po’ di sano olio d’oliva la ruota (mi raccomando, non oli chimici, altrimenti è garantito che il criceto ci si impregna e si intossica). Di solito si sfrutta la seconda metodica, a meno di non chiamarsi Doctor Who.
Il criceto ama scavare e adora costruire tane. Purtroppo i criceti hanno una vita molto breve: ben che vada criceti russi e siberiani arrivano sui due anni di vita in media, il criceto dorato può arrivare ai tre anni, ma non sono molto longevi. Per questo motivo, non sono considerati pet adatti ai bambini, oltre al fatto che spesso e volentieri mordono. Non si riesce, infatti, sempre ad addomesticarli.
I criceti hanno le tasche guanciali, dove accumulano e trasportano il cibo. Chiodo fisso dei criceti è infatti la ricerca del cibo, che viene poi accumulato nella tana. I criceti, come tutti i roditori, hanno due paia di incisivi che crescono in maniera continuativa: per questo è importante che limino i denti.
I criceti russi sono dotati di ghiandola ombelicale, mentre nel criceto dorato sono visibili le ghiandole del fianco. Di dimensioni notevoli i testicoli del criceto maschio, spesso non identificati come tali dai proprietari (“Cosa sono quelle cose che sporgono da dietro il criceto?”). Quando sono liberi in natura, i criceti vanno in letargo, ma in casa non è possibile avere il letargo, a meno che la temperatura della casa non scenda sotto gli 8 gradi. Se sono tenuti in ambienti a temperatura intermedia, vanno incontro ad ipotermia. I criceti inoltre sono animali onnivori, mangiano semi, vegetali, insetti. Per cui in cattività bisogna ricordarsi di dargli ogni tanto qualche pezzettino di carne, onde evitare che vadano incontro a carenze proteiche. Ricordatevi poi che i criceti, com i conigli, sono coprofagi.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | CaptainMacdan
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