Gatto che si rifà le unghie su tende e divani: come evitarlo?
Perché il gatto si rifà le unghie sempre e solo sul divano, sulle tende, sui mobili di legno? Da dove deriva questo comportamento dei mici? E come fare per evitarlo?
Ecco svelato il trucco: è impossibile per un gatto non affilarsi le unghie su una qualche parte della casa. Se avete deciso di convivere con un gatto, mettetevi l’anima in pace: qualche mobile dovrà essere sacrificato. In realtà è possibilissimo insegnare al gatto a non rifarsi le unghie sulle tende costate 10000 euro o sul divano nuovo appena rifoderato, però ci va tanta, santa pazienza.
Al gatto si possono tranquillamente insegnare precetti educativi come al cane, solo che il gatto, spesso, decide di fare di testa sua. Però il mio consiglio è questo, io mi sono sempre trovata benissimo con la mia micia. Oltre a fornirla di tutti i tiragraffi del caso, le ho dato una scelta. In pratica non le ho negato la possibilità di rifarsi le unghie su tutti i mobili della casa, ma ho scelto quelli da sacrificare. Si chiama scambio equivalente (se vedete Full Metal Alchemist sapete a cosa mi riferisco): io ti concedo di rifarti le unghie su quei due cestini e tu in cambio lasci in pace tenda e divani. E devo dire che ha funzionato benissimo.
Comportamento del gatto che si affila le unghie
Perché il gatto ha deciso di distruggere le nostre tende e il nostro divano? Non lo fa certo per dispetto, i dispetti non esistono nel mondo dei gatti. Si tratta di un normale comportamento felino, il gatto si fa le unghie in parte per eliminare le vecchie guaine delle unghie e in larga parte per marcare il territorio.
Lasciare i suoi graffi diventa un memento per lui e per tutti gli altri gatti che lui è passato di lì, ma è anche un modo per stimolare le ghiandole odorifere presenti nei polpastrelli a rilasciare il loro odore specifico. Sempre con lo scopo di marcare il territorio. Inoltre bisogna aggiungere anche la piacevolezza dell’atto per il gatto: molti mici adorano rifarsi le unghie su determinati substrati.
Quindi fondamentalmente sgridare un gatto perché si rifà le unghie è inutile, si tratta di un comportamento naturale quanto fare le fusa e fare il pane. O come sgridare un coniglio perché rosicchia: non possiamo andare contro natura.
Come correggere questo comportamento
In parte vi ho già detto come risolvere il problema. Sin da piccolo al gatto devono essere offerti diversi tiragraffi. Potete optare per quelli commerciali, si va dalle classiche scatole di cartone aromatizzate all’erba gatta, ai tiragraffi multipiano che diventano dei veri e propri pezzi di arredamento.
Oppure potete farli voi. Basta prendere una vecchia gamba di un jeans (il jeans piace particolarmente ai gatti per rifarsi le unghie, specie quando indossato da voi), riempirla di cotone e cucirla. Oppure potete prendere della canapa e della corda spessa e avvolgerla intorno ad un pezzo di legno. Ci sono parecchi modi per fare un tiragraffi al gatto, basta trovare un substrato di suo gradimento. E fategli vedere dove deve rifarsi le unghie, mimando il suo stesso gesto.
Ma se ha preso di mira tende e divani? Beh, come dicevo, bisogna dargli una valida alternativa. Di solito i cesti di vimini piacciono parecchio: ecco che potrete lodarlo quando si rifà le unghie lì e lasciarglielo sempre a disposizione. Meglio sostituire un cesto di vimini che una tenda. Intanto appiccicate del nastro biadesivo sull’oggetto dove non volete che si faccia le unghie, al gatto non piacciono i substrati appiccicosi. E se questo non è possibile, mettete il tiragraffi di fronte all’oggetto che volete preservare.
Fondamentalmente sgridarlo non serve a molto, a meno di non farlo sin da piccoli, ma con un No secco e reindirizzandolo verso un altro tiragraffi. Il rinforzo positivo funziona sempre meglio di quello negativo, anche perché in media il rinforzo negativo non si limita ad un No secco, ma a una lunga sequela di spiegazioni sui danni che sta facendo, cosa che, francamente, al gatto non interessa.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Rikkis-Refuge
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