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Non esistono razze di cani pericolose, ma solo padroni pericolosi

Uno studio fa luce sulle razze di cani “potenzialmente pericolose”: non sono i cani a essere pericolosi, ma i loro padroni!

Non esistono razze di cani pericolose, ma solo padroni pericolosi

Cani potenzialmente pericolosi” è la dicitura con cui alcune normative indicano diverse razzi di cani che, per i loro attributi fisici e per via del loro carattere, sarebbero un vero e proprio pericolo per le persone nel caso di un attacco. In questa lista troviamo, come è noto, cani come il pitbull, il rottweiler e il dogo argentino, per esempio: in alcuni casi per tenere cani di questo tipo i padroni devono avere una licenza che ne testifichi la capacità fisica e psicologica necessarie per gestirli correttamente.

Un nuovo studio pubblicato dalla rivista Applied Animal Behaviour Science potrebbe, però, far vacillare queste idee preconcette di razze pericolose, dal momento che sostiene che l’atteggiamento aggressivo del cane è dovuto, per la maggior parte, all’atteggiamento aggressivo del suo padrone.

Come purtroppo sappiamo, se un cane aggredisce una persona quasi sempre viene abbattuto, dal momento che si ritiene che il cane sia un pericolo pubblico. Per valutare la pericolosità dei cani, quindi, lo studio ha esaminato l’atteggiamento aggressivo di cani in diversi contesti per valutarne i fattori di rischio. Esaminando l’atteggiamento di quattromila padroni di cani, i ricercatori hanno scoperto che è il carattere del proprietario a determinare il grado di aggressività del suo cane, indipendentemente dalla razza a cui questi appartenga.

Stando ai dati raccolti, i cani addestrati con punizioni o con il rinforzo negativo avevano il doppio delle probabilità di ringhiare o mordere gli estranei e tre volte più probabilità di essere ostili nei confronti di membri della famiglia. La maggioranza dei cani non ha mostrato aggressione in tutti i contesti, il che suggerisce che questo comportamento è una risposta appresa e non una caratteristica intrinseca della razza.

L’età e il sesso dei padroni sono altri fattori che condizionano il carattere violento dei cani: gli uomini con meno di venticinque anni sono coloro che hanno i cani più aggressivi. Elemento, quest’ultimo, che conferma studi precedenti che avevano messo in relazione personalità antisociali in uomini giovani con la predilezione per le cosiddette razze “potenzialmente pericolose”.

Lo studio, inoltre, mette in evidenza come sia importante anche la personalità dei singoli cani, indipendentemente dalla razza di appartenenza o dal padrone e, sebbene tutti insieme i fattori possano essere determinanti, quello che veramente determina un atteggiamento violento è l’esperienza dell’animale e livello individuale.

Via | Muy interesante

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