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Microchip nei gatti: come e quando metterlo

Che ne dite di parlare oggi di microchip nei gatti? Come e quanto metterlo? E’ obbligatorio? A cosa serve?

Microchip nei gatti: come e quando metterlo

Dunque, prima di tutto devo dire che non è obbligatorio mettere il microchip al gatto: mentre nel cane è in pratica l’unico obbligo di legge che avete, sul gatto si tratta di un gesto su base volontaria. Perché mettere il microchip al gatto? In primo luogo se volete portare con voi il gatto in vacanza all’estero, avete bisogno del passaporto e della vaccinazione antirabbica, la quale deve essere sempre preceduta dall’identificazione tramite microchip del gatto.

In secondo luogo se avete un gatto che ha l’abitudine di uscire e volete essere sicuri di ritrovarlo anche in caso di smarrimento, ecco che il microchip vi potrebbe aiutare a ritrovarlo. Vediamo dunque come si mette il microchip al gatto.

Identificare un gatto col microchip

Identificare e registrare un gatto con microchip è semplice. Prima di tutto chiedete al vostro veterinario se aderisce all’Anagrafe Nazionale Felina, ente nato proprio per permettere l’identificazione e la registrazione dei gatti. Si tratta di una banca dati informatizzata su base volontaria che permette ai veterinari di registrare i gatti microchippati e ai proprietari di ritrovare il proprio pet, utile anche nel caso di ritrovamento di un gatto randagio: ricordatevi sempre di far controllare al veterinario se ha il microchip, come potete vedere sul sito dell’Anagrafe Nazionale Felina potete inserire l’eventuale numero di microchip ritrovato e contattare i padroni del micio.

Attestato che il vostro veterinario aderisce al programma, ecco che toccherà al veterinario inserire il microchip. Per legge, solamente un medico veterinario iscritto all’Ordine professionale può inserire e registrare un microchip: se trovate privati o allevatori che lo fanno al posto del veterinario, allora stanno compiendo un abuso di professione denunciabile alle autorità.

Il microchip per i gatti è praticamente identico a quello dei cani come aspetto esteriore, solamente non è stato registrato per i cani. Ora, se al vostro gatto viene messo un microchip da cani fondamentalmente non succede nulla, ma se al cane si mette un microchip da gatti, ecco, quel microchip non è stato registrato all’Anagrafe Canina quindi verrà ritenuto non valido.

L’inoculazione normalmente avviene col gatto sveglio, a meno che non si tratti di una belva, nel qual caso potrebbe essere richiesta una sedazione. Molti veterinari propongono poi l’inserimento del microchip durante l’anestesia per la sterilizzazione del micio, in modo che il gatto non si accorga di nulla.

Il veterinario, una volta inserito il microchip al gatto, compilerà gli appositi moduli dove viene richiesto di inserire il numero del microchip, i dati del proprietario/detentore, tutti i segni identificativi del gatto (nome, razza, sesso, età, colore del mantello, eventuale sterilizzazione). Sempre sui medesimi moduli è presente un’area dove segnalare i cambi di proprietà, segnalare che il gatto è stato rubato o smarrito o segnalarne il decesso.

L’inoculazione del dispositivo di identificazione elettronico (microchip) è un atto medico, che deve essere eseguito solo a cura di un medico veterinario iscritto all’Ordine professionale. Per il costo normalmente si seguono le linee guida stilate dagli Ordini Veterinari per quanto riguarda il microchip del cane, ovvero di solito si tratta del costo di una visita. Ma anche qui ci sono delle variabilità a seconda della città.

Come rintracciare un gatto col microchip

Se trovate un gatto, portatelo subito dal veterinario più vicino: tramite apposito lettore (dovrebbero avercelo anche i Servizi Veterinari delle Asl e la Polizia Municipale), si potrà capire se il gatto ha il microchip o meno. In caso di presenza di microchip, basta andare nella home page dell’Anagrafe Nazionale Felina, inserire nell’apposita casella il numero di microchip e se il micio è stato registrato nel database, ecco che come utenti normali vi verrà indicata l’area di appartenenza geografica del proprietario. A questo punto basterà contattare un veterinario presente in quest’area o anche qualsiasi veterinario che aderisce all’Anagrafe Felina Nazionale, dargli il numero di microchip e il veterinario potrà risalire ai dati del proprietario. Ricordatevi infatti che per motivi di privacy solamente i veterinari possono accedere ai dati del proprietario.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Crocieristi

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