Come prendere le urine del gatto
Il veterinario vi ha chiesto di prendere le urine del gatto? Non sapete come fare? Ecco qualche consiglio.
Potrebbe capitare che il vostro veterinario vi chieda di raccogliere le urine del vostro gatto per analizzarle. Magari lo sta visitando oppure in base a una vostra telefonata decide di farvi portare il gatto contestualmente alle urine per poterle esaminare ed evitarvi un doppio giro: qualunque sia la causa, ecco qualche consiglio su come prelevare le urine del gatto. Considerate che può essere molto semplice o molto difficile, dipende tutto dall’indole del micio. Come sempre.
Perché prendere le urine del gatto
I motivi per cui il veterinario potrebbe chiedervi di raccogliere le urine del gatto sono diversi, anzi, a dire il vero ci sono parecchie informazioni che le urine possono darvi. In primis dalle urine si può controllare il pH e la presenza di cristalli, in modo da valutare se ci siano calcoli in formazione. Dai leucociti e dai nitriti si capisce se c’è infiammazione, quindi una cistite. Si può vedere se c’è glicosuria, quindi si può ipotizzare la presenza di un diabete mellito (la glicosuria compare quando il valore della glicemia è maggiore di 180-220 mg/dl) o se c’è una chetoacidosi diabetica, grazie alla presenza dei corpi chetonici. Si può cominciare a valutare la funzionalità renale, vedendo quante proteine ci sono in relazione al peso specifico, oltre al fatto che dal sedimento si possono vedere i cilindri, indice di diverse patologie localizzate in diversi punti dell’apparato urogenitale.
Come prendere le urine del gatto
Prima di tutto, procuratevi un contenitore adatto. Diciamo che di base non serve andare a comprare quelli sterili in farmacia che si usano in umana: il vostro veterinario non deve fare un batteriologico, in quel caso preleverebbe le urine sterilmente con cistocentesi. Per le analisi normali basta raccogliere le urine in una siringa, in un bicchiere di plastica (mi raccomando: chiudetelo bene e non rovesciatelo, se no finisce tutto sulle fodere della macchina o si rovescia in borsa) o un altro contenitore pulito. Sconsiglio caldamente i barattoli di marmellata che, per quanto puliti, possono contenere residui di zuccheri che alterano la lettura dell’analisi e sconsiglio anche i barattoli dei sottaceti e delle alici, questi sono prodotti acidi e alterano la lettura del pH.
Altro consiglio: non portate al veterinario un panno o uno straccetto con qualche goccia di urina secca già assorbita dal tessuto, cosa ci dovrebbe fare? Mica può strizzarlo per avere l’urina, al massimo può metterlo in lavatrice e pulirlo. Serve l’urina e più ne portate, meglio è: con poche gocce non si riesce a fare l’analisi completa delle urine.
A questo punto avete il contenitore, dovete solamente prendere l’urina. Fermo restando che la polvere eventualmente presente nella lettiera non inficia la lettura e neanche la raccolta da terra (il veterinario sa distinguere i contaminanti e gli artefatti da quelli che sono i normali o patologici componenti delle urine), si può optare per diverse soluzioni.
Se il gatto ha la cistite e vi sta facendo gocce di urina ovunque sul pavimento, munitevi di siringa e raccogliete quante più gocce possibili. Idem se il gatto urina sul pavimento facendo delle pozzette. In alternativa, potete osservare quando il gatto si accovaccia per urinare e fulminei lanciarvi con un piattino al di sotto, raccogliendo così il getto. Se il gatto si accovaccia stando alto, potete riuscirci anche con un bicchierino di plastica. L’unico problema è che il gatto si insospettisce e si spaventa se gli piombate di spalle mentre urina, quindi magari smette e va via.
Altra alternativa consiste nel sostituire la normale lettiera assorbente o con delle lenticchie (sì, proprio quelle secche che comprate al supermercato) che non assorbono l’urina e danno al gatto la sensazione di scavare o con quei giornali di plastica che non assorbono (ma funziona solo se il gatto fa litri di urina) o ancora con gli appositi kit per la raccolta delle urine dei gatti che vendono nei negozi per animali (sono già corredati di pipetta per la raccolta e di provetta).
A questo punto dovete portare il prima possibile l’urina dal veterinario, la cosa ottimale sarebbe in giornata, ma se la prendete la sera per il giorno dopo, dovete metterla in frigo, altrimenti si altera e il risultato dell’analisi non sarà attendibile. E se avete il frigo in condivisione con altre persone, ricordatevi di segnalare che in quel contenitore c’è l’urina, onde evitare spiacevoli bevute accidentali.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Dirkvorderstrasse