Dubai si “ripulisce” in vista dell’Expo: strage di cani e gatti randagi
Dubai si fa bella in vista dell’Expo, e parte la strage di cani e gatti randagi.
Un’altra strage di animali randagi sta accadendo per le strade di Dubai. In vista dell’Expo che si terrà nel 2021, e che cadrà in occasione del 50º anniversario dalla fondazione degli Emirati Arabi Uniti, la città starebbe condannando a morte cani e gatti randagi, che potrebbero far sfigurare la Capitale durante un evento tanto importante. Una ragione riprovevole e vergognosa, che dovrebbe (ma non lo fa) giustificare una strage che sarebbe stata messa in atto dal Governo, come denunciano gli animalisti del posto.
Rimuovere i randagi dalle strade porterà al Paese una reputazione di migliore efficienza,
spiegano infatti in una lettera-appello recentemente pubblicata on line. Gli animalisti raccontano che alcune società esterne sarebbero state incaricate di prelevare gli animali randagi (che a causa della pandemia da coronavirus sono diventati ancor più numerosi nell’ultimo anno), e di abbandonarli nel deserto a morire di fame e caldo.
Qui le temperature arrivano anche a 60 gradi, causando una lenta e terribile tortura per questi poveri animali innocenti.
Strage di animali a Dubai in vista dell’Expo: l’appello degli animalisti
Per arginare il problema, i volontari invitano tutti i proprietari di animali a tenerli in casa il più possibile, poiché non basta un collare per salvare loro la vita. Anche animali domestici, con un legittimo padrone, potrebbero andare incontro a questa assurda e spaventosa fine. Il tutto in nome dell’apparenza.
La scorsa settimana, il Comune di Dubai, ha messo trappole di massa per gatti randagi. Gli animali vengono portati nelle aree industriali o nel deserto in modo che possano morire di fame. Un processo lento e doloroso. Un Paese così ricco, moderno e lungimirante come gli Emirati Arabi Uniti che vuole sempre fare tutto in grande o migliori e guidare il mondo in così tante aree, dovrebbe davvero migliorare il proprio standard di benessere degli animali.
A conferma di tale politica assurda, i volontari fanno sapere che anche le multe per coloro che nutrono gli animali randagi sono aumentate, in modo da scoraggiare anche questo semplice atto di umanità.
Per sensibilizzare quante più persone possibile è stata lanciata anche una petizione su Change.org che ha già coinvolto quasi 50.000 persone, e che vuole chiedere al governo degli Emirati Arabi Uniti di trasformare i rifugi (dove gli animali vengono sistematicamente uccisi ogni giorno) in veri ripari per queste anime affamate, che hanno il diritto di trovare una famiglia e soprattutto di vivere la loro vita.
È proprio vero … “La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali“, non di certo dalle ricchezze che ostenta nascondendo la “polvere” sotto al tappeto.
via | Repubblica
Foto di Johana Peña da Pixabay