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Tetano nel cane: cause, sintomi e terapia

Che ne dite se andiamo a parlare di tetano nel cane? E’ vero che i cani e soprattutto i gatti sono resistenti a questa malattia, ma ogni tanto capita di vedere dei cani con tetano. Andiamo a vedere cause, sintomi, diagnosi, terapia e prognosi.

Tetano nel cane: cause, sintomi e terapia

Come dicevamo, normalmente il cane e il gatto sono resistenti al tetano, uomo e cavallo sono decisamente più sensibili agli effetti neurologici della neurotossina prodotta dal Clostridium tetani. Se vogliamo fare una scala di resistenza abbiamo al massimo grado il gatto, seguito dal cane e poi da cavallo e uomo.

Causa

Il tetano è una patologia neurologica provocata dalla neurotossina prodotta dal Clostridium tetani, un batterio gram-positivo, anaerobio e dotato di una forma di resistenza, la spora. E’ la tetanospasmina la neurotossina responsabile dei sintomi neuromuscolari del tetano ed è prodotta dalla forma vegetativa.

In condizioni ambientali non favorevoli, il batterio del tetano si rinchiude in una sorta di capsula, la spora: in questo modo è capace di sopravvivere per mesi. Le spore entrano nel nostro organismo attraverso ferite penetranti: a causa dell’ambiente anaerobio, ecco che le spore si aprono, germinano e producono le tossine. In realtà non ci sono altre vie di trasmissione: le tossine del tetano non possono essere assorbite a livello gastroenterico perché vengono distrutte dai succhi gastrici e non passano attraverso la barriera placentare perché hanno un peso molecolare alto. Il cosiddetto tetano neonatale, non è provocato dal passaggio placentare, bensì dal taglio del cordone ombelicale con strumenti infetti.

Senza andare troppo nello specifico, la tossina tetanica blocca il rilascio di alcuni neurotrasmettitori inibitori, provocando lo spasmo muscolare e tutti i relativi sintomi neuromuscolari.

Sintomi e diagnosi

Dunque, il periodo di incubazione del tetano è variabile, va dai 5 giorni alle tre settimane: la variabilità è data dalla distanza fra la ferita e il sistema nervoso centrale. Nel cane anche lesioni piccole e non immediatamente visibili, ma penetranti possono essere via d’accesso per il tetano, mentre nel gatto, essendo più resistente, ci vanno lesioni parecchio grandi, quindi più facilmente visibili.

Il tetano può presentarsi sotto forma localizzata o generalizzata. Ecco i sintomi di entrambe:

Forma localizzata (quella più frequente nei cani)

  • rigidità estensoria di un arto o di entrambi gli arti anteriori o di entrambi gli arti posteriori
  • ferita vicino all’arto irrigidito

Forma generalizzata

  • rigidità estensoria di tutti e quattro gli arti
  • assenza dei riflessi spinali
  • reazioni posturali mantenute
  • stazione a base ampia, a cavalletto
  • aumento del tono muscolare
  • decubito
  • protrusione della terza palpebra
  • enoftalmo
  • corrugamento della fronte con avvicinamento delle orecchie e contrazione della muscolatura facciale, si parla di riso sardonico
  • trisma mandibolare
  • tachicardia
  • scialorrea
  • disfagia
  • spasmo laringeo
  • crisi convulsive (stimolate anche da lievi rumori o tocchi; finché non arrivano le convulsioni il cane è cosciente)
  • spasmi muscolari (doloroso, il cane vocalizza dal dolore)
  • ritenzione urinaria
  • stipsi
  • ipertemia
  • insufficienza respiratoria
  • paralisi respiratoria
  • morte

La diagnosi di tetano di solito è clinica, si associano i segni clinici all’anamnesi di una ferita penetrante recente. Per quanto riguarda le diagnosi differenziali, nella forma localizzata dobbiamo considerare anche la Neospora e le contratture muscolari post trauma, mentre per la forma generalizzata abbiamo le varie encefaliti, tumori, avvelenamento da piombo e stricnina, la carenza di vitamina B12, l’ipocalcemia e l’ipoglicemia, malattie congenite.

Terapia

La terapia del tetano è lunga, spesso bisogna ricoverare il cane e comunque la prognosi rimane sempre riservata. Esiste un’antitossina tetanica che però è ricavata da siero iperimmune equino che, spesso, provoca grave shock anafilattico, per cui non sempre si riesce a fare. Bisogna effettuare terapia di sostegno e antibiotica, controllando le convulsioni e gli spasmi con gli appositi farmaci.

La ferita andrà pulita e disinfettata. Di tetano il cane può morire, dovete metterlo in conto, mentre la guarigione ben che vada inizia dopo solo tre settimane. Sempre che il cane sia stato portato a visita tempestivamente.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Annalena0815

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