Tumori nel criceto: ecco le più comuni neoplasie nei criceti
Una delle malattie più diffuse nei criceti sono senza dubbio i tumori: andiamo a vedere dove si sviluppano e cosa si può fare.
Purtroppo i criceti sono tristemente famosi fra gli amanti degli animali per due cose: vivono poco e spesso sviluppano tumori. Sono soprattutto i criceti russi a sviluppare svariate forme di neoplasie cutanee, forse anche perché sono comunque la tipologia di criceto più diffusa nelle nostre case. Il problema è che questi tumori tendono a crescere velocemente, tutto è più veloce nella vita dei nostri hamster, quindi quando ce ne accorgiamo, di solito è già troppo tardi. Andiamo dunque a vedere cosa si può fare in caso di tumore del criceto.
Localizzazioni
Come dicevamo, i criceti russi tendono a sviluppare tumori cutanei, sono un po’ i Boxer e i Rottweiler del mondo dei criceti (due razze di cane che producono tumori alla velocità della luce). Questi tumori appaiono come masse nodulari a livello della pelle, più o meno duri e più o meno adesi ai piani sottostanti a seconda del tipo di tumore. Ma in comune hanno tutti una cosa: crescono velocemente, diventando sempre più grandi.
Questi tumori si localizzano in qualsiasi parte del corpo del criceto: testa (con particolare predilezione per le tasche guanciali e le orecchie), gli arti e l’addome. Di sicuro il più comune tumore del criceto russo è il cheratoacantoma, localizzato a livello del mento: si tratta di un tumore assai maligno, quando ci si accorge del problema ormai non si riesce più ad intervenire.
Da una ricerca è emerso che la maggior parte delle neoplasie del criceto sono cutanee, soprattutto nel siberiano e nel russo, mentre i criceti dorati presentano un’incredibile numero di tumori ematopoietici (linfoma e plasmocitoma). Tornando al criceto siberiano e russo, abbiamo, oltre al cheratoacantoma, anche fibromi, tumori mammari e papillomi. Ovviamente i tumori mammari sono più comuni nelle femmine, mentre pare che i fibromi siano più tipici dei maschi.
Cosa fare
Cosa fare in caso di tumore di un criceto? Come prima cosa non aspettate che diventi grande la metà del criceto prima di portarlo a visita: è ovvio che se è diventato così grande sia impossibile da asportare. A volte vedo arrivare criceti con tumori enormi e proprietari che dichiarano “E’ così da un paio di giorni”. Ora, è vero che ho detto che i tumori dei criceti viaggiano velocemente, ma da qui a dire che in un paio di giorni metà faccia di un criceto è invasa da un tumore ce ne passa. Siamo onesti: avete visto la massa crescere, avete aspettato per vedere se il Grande Demone Celeste interveniva e quando si è reso palese che la suddetta entità non ha poteri sovrannaturali nei confronti dei tumori dei criceti, vi siete decisi ad andare dal veterinario. Il quale ogni tanto apprezzerebbe un po’ di sana onestà.
Ora, se il criceto viene portato a visita non appena ci si accorge del nodulo, se questo è abbastanza piccolo, se è in una posizione asportabile, allora si può tentare la chirurgia. Ma se il nodulo è diventato enorme, allora anche la chirurgia diventa impossibile: non solo perché non ci sarebbe abbastanza cute per ricucire il criceto, ma anche perché quella massa enorme contiene parecchio sangue del criceto e asportandola ora che è diventata grossissima, si toglierebbe al criceto una cospicua parte del suo sangue corporeo.
Spesso capita che un criceto con massa tumorale enorme venga visitato dal veterinario e gli venga prescritto un antibiotico: se vi state chiedendo il perché, ecco la risposta. Il veterinario sa benissimo che si tratta di un tumore, però si rende anche conto che ormai il criceto non è più operabile. Quindi cerca di dargli sollievo eliminando almeno la parte batterica e infiammatoria che spesso si sovrappone al criceto (tipico il criceto che si mordicchia la neoplasia per il fastidio e si infetta secondariamente).
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Splotch1