Petsblog Animali domestici Eclampsia puerperale nella cagna e nella gatta: sintomi dell’ipocalcemia post allattamento

Eclampsia puerperale nella cagna e nella gatta: sintomi dell’ipocalcemia post allattamento

Che ne dite se andiamo a parlare dell’ipocalcemia che colpisce talvolta cagne e gatte durante l’allattamento? Vediamo cause, sintomi e terapia dell’eclampsia puerperale.

Eclampsia puerperale nella cagna e nella gatta: sintomi dell’ipocalcemia post allattamento

Se avete una cagna o una gatta in procinto di partorire, conviene conoscere qualcosa di più sull’ipocalcemia che può colpire la gestante durante l’allattamento. La patologia è nota con diversi nomi: eclampsia puerperale, tetania puerperale, febbre lattea, ipocalcemia lattea. E’ una malattia grave, ad insorgenza acuta che se non trattata in tempo può causare la morte della puerpera.

Cause

Di solito l’eclampsia puerperale colpisce le gestanti dopo il parto, raramente prima ed è fondamentalmente provocata da una grave diminuzione del calcio ematico a causa della produzione del latte. Può colpire soggetti di qualsiasi taglia ed età, anche se le primipare e i soggetti di piccola taglia sembrano essere i più predisposti. Inoltre più cuccioli o gattini ci sono e maggiore la possibilità che si manifesti.

La tetania puerperale di solito capita durante le prime 2-4 settimane, quando si ha la maggior richiesta di latte da parte dei piccoli, tuttavia l’ho vista accadere anche a 6-8 settimane. Nei piccoli animali l’ipocalcemia arriva a causa di un’aumentata richiesta e a causa della diminuita presenza nella dieta di calcio, a causa di un’alimentazione non corretta o del diminuito assorbimento.

Sintomi e diagnosi

Dobbiamo distinguere fra cane e gatto. Nella cagna i sintomi iniziali sono:

  • irrequietezza
  • nervosismo
  • polipnea (respirazione frequente)
  • si disinteressa ai cuccioli
  • rigidità
  • prurito facciale (simula la puntura di un insetto)

seguiti a distanza di minuti o ore da:

  • tremori
  • andatura incerta
  • midriasi
  • scialorrea
  • vomito
  • poliuria
  • polidipsia
  • tetania
  • spasmi clonici
  • dispnea
  • convulsioni
  • temperatura maggiore di 40 gradi
  • collasso
  • morte
  • bradicardia/tachicardia

Nella gatta i sintomi di tetania puerperale sono:

  • incoordinazione motoria
  • rigidità
  • vomito
  • fascicolazioni muscolari
  • spasmi tonico-clonici
  • ipertono estensorio
  • ipertermia
  • polipnea
  • midriasi
  • convulsioni

Talvolta in alcune gatte compare pre parto con sintomi come letargia, anoressia, debolezza, ipotermia, pallore, fascicolazioni muscolari, tachipnea e bradicardia.

Per quanto riguarda la diagnosi, si basa sull’evidenza di un allattamento in corso e sui sintomi clinici, suffragati da un esame del sangue là dove possibile. Il guaio è che se non si ha un laboratorio interno, non si può fare l’esame subito, ma non è neanche pensabile aspettare un giorno l’arrivo del referto prima di cominciare la terapia. Diciamo che la clinica è abbastanza suggestiva della patologia in corso, quindi di solito la terapia viene cominciata immediatamente. Solo una volta stabilizzati si possono mandare gli esami in laboratorio per valutare effettivamente i livelli di calcemia.

Terapia

La terapia fondamentalmente prevede l’infusione per via endovenosa di calcio, fermo restando in questo caso un monitoraggio costante elettrocardiografico del paziente in quanto il calcio interferisce con la pompa cardiaca. Là dove non sia possibile, si provvede a una somministrazione per via sottocutanea. Di solito il miglioramento si vede nel giro di 15 minuti, a meno di non utilizzare dosaggi più bassi per cui ci vorrà un po’ più di tempo.

Se presenti convulsioni si utilizza del Diazepam, basilare il mantenimento della circolazione tramite fluido terapia endovenosa, il controllo della glicemia. Si continua poi nei giorni successivi con la somministrazione di calcio e si corregge l’alimentazione, per evitare recidive. Importante allontanare i cuccioli per le prime 24-48 ore: se già svezzati, si evita di continuare l’allattamento, si manda via il latte, onde evitare la continua perdita di calcio e lo sviluppo di mastiti; se non svezzati, preparatevi a dover sostituire la madre con il latte in polvere. Inoltre conviene allontanare queste cagne dalla riproduzione: se sono andate in tetania puerperale una volta, probabile che lo rifaranno.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Ingodibella

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