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Encefalopatia epatica nel cane e nel gatto: cause e sintomi

Che cos’è l’encefalopatia epatica? Andiamo a vedere cause e sintomi di questa anomalia del metabolismo di cani e gatti.

Encefalopatia epatica nel cane e nel gatto: cause e sintomi

In linea generale l’encefalopatia epatica è un’anomalia del metabolismo di cani e gatti che si riscontra in caso di gravi malattie epatobiliari, come per esempio lo shunt portosistemico e che provoca alterazioni neurologiche provocate dalle tossine riassorbite a livello intestinale e non eliminate dal fegato, come per esempio l’ammoniaca.

Cause

Prima di tutto non si conosce ancora l’esatta patogenesi dell’encefalopatia epatica. Quello che è certo è che se la massa epatica funzionale è ridotta o se si hanno alterazioni vascolari come nello shunt portosistemico, ecco che il fegato non riesce più ad eliminare queste sostanze tossiche le quali vengono riassorbite dall’intestino, aumentano a livello ematico e vanno ad intossicare la corteccia cerebrale.
Anche un deficit congenito degli enzimi del ciclo dell’urea, acidosi organica, infezioni del tratto urinario da parte di batteri che idrolizzano l’urea possono portare ad una iperammoniemia con conseguenti segni di encefalopatia epatica. Ricordiamo che l’ammoniaca deriva dal catabolismo delle proteine sia endogene che esogene.

Ci sono poi alcune condizioni che possono aggravare l’encefalopatia epatica:

  • aumentata produzione di ammoniaca a livello intestinale: diete iper proteiche a base di carne rossa; emorragie gastrointestinali; iperazotemia da insufficienza renale; stipsi; infezioni
  • alterazioni del movimento di ammoniaca a livello cerebrale: alcalosi metabolica; ipokaliemia
  • eccesso di tranquillanti
  • eccesso di metionina nella dieta: acidificanti urinari
  • trasfusioni

Sintomi

Nel cane e nel gatto spesso abbiamo segni clinici lievi o aspecifici di encefalopatia epatica, imputabili a forme croniche o subcliniche. In questo caso i sintomi sono:

  • anoressia
  • depressione
  • diminuzione di peso
  • letargia
  • febbre
  • nausea
  • ipersalivazione
  • vomito
  • diarrea

Tuttavia possiamo anche riscontrare la comparsa di un episodio acuto di encefalopatia epatica, con sintomi assai gravi provocati o da un pasto ricco di proteine o da una grave emorragia gastrointestinale o da farmaci che necessitano di una trasformazione da parte del fegato o da disidratazione/infezioni/stipsi. I sintomi di queste crisi acute sono:

  • tremori
  • atassia
  • nervosismo
  • alterazioni comportamentali
  • aumento dell’aggressività
  • movimento di maneggio
  • movimento compulsivo
  • cecità corticale
  • convulsioni

Terapia

In caso di encefalopatia epatica cronica, bisogna prima di tutto ridurre le tossine che vengono riassorbite dall’intestino. Questo significa fornire una dieta con limitato apporto di proteine (fonte energetica i carboidrati; proteine di alto valore biologico e altamente digeribili, preferibili quelle del latte, quelle delle uova o quelle vegetali, ma attenti alle uova e al ricco contenuto di metionina che potrebbe scatenare una crisi di encefalopatia epatica; ricca di vitamine A, B, C, D, E, K), somministrazione di lattulosio per accelerare il transito intestinale e impedire la formazione e l’assorbimento di ammoniaca, somministrazione di antibiotici per tenere sotto controllo i batteri produttori di ammoniaca e urea.

Una crisi di encefalopatia epatica acuta, invece, è un’emergenza veterinaria. Si metterà il paziente in vena, si effettueranno dei clisteri per ridurre l’assorbimento di ammoniaca per via intestinale, si somministrano antibiotici, non si somministra cibo per bocca finché il veterinario non riterrà scongiurata la crisi acuta.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Rastachango

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