Cane guida cacciato dal volo, ma i passeggeri si ribellano
L’assurda vicenda di Albert e del suo cane guida.
Ecco quanto è successo ad Albert Rizzi, non vedente, e al suo cane guida: pronti a viaggiare da Philadelphia a Long Island con un volo US Airways Express, l’uomo e il suo amico a quattro zampe sono stati invitati a scendere dall’aereo.
Ad Albert era infatti stato chiesto di mantenere il cane tranquillo vicino al sedile del proprietario; il cane ha obbedito, mettendosi sdraiato e calmo vicino ad Albert. Ma dopo un ritardo aeroportuale di circa un’ora, il cane si è momentaneamente alzato, per poi accucciarsi nuovamente vicino alle gambe del proprietario. E questa “insofferenza” manifestata dal cane ha indotto il personale di bordo a minacciare la cacciata dell’uomo se l’animale non fosse tornato sotto il sedile.
Di fronte a questa scena, i passeggeri hanno iniziato a lamentarsi per il trattamento subito dal non vedente, finché il capitano non ha rivolto anche a loro la stessa minaccia: se non vi calmate, vi faccio scendere tutti dall’aereo. I viaggiatori non ci hanno pensato due volte, decidendo di continuare a offrire solidarietà a Rizzi: si sono tutti alzati e insieme hanno deciso di lasciare il velivolo.
Stando a quanto fatto sapere dalla US Airways, Rizzi e i passeggeri sarebbero diventati offensivi, mettendo a repentaglio la sicurezza del volo. Non sono dello stesso avviso, invece, i testimoni della vicenda. Così spiega Frank Ohlhorst, uno dei viaggiatori:
Quando noi passeggeri abbiamo realizzato cosa stava accadendo, ci siamo detti: “Perché sta succedendo tutto questo? Non è un problema”. Abbiamo quindi alzato la voce per chiedere spiegazioni, ma il capitano è uscito dall’abitacolo e praticamente ci ha richiesto di lasciare il velivolo.
La compagnia aerea ha messo a disposizione un altro volo per rimediare, ma i passeggeri hanno deciso di spostarsi in autobus per dare supporto al non vedente e al suo cane. Rizzi ha raccontato:
Queste persone sono salite su un autobus e hanno viaggiato tre ore e mezza da Philadelphia. Avrebbero potuto rimanere sull’aereo, ma han deciso di non farlo. Sono così commosso.