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Intervista a Simone Della Valle, il dog trainer che ama i Pitbull

Simone Della Valle non ha certo bisogno di presentazioni tra gli amanti dei cani ma, per chi ancora non lo conoscesse vi possiamo dire che è uno tra i più quotati dog trainer del nostro paese. Conduce una trasmissione su Sky, e, oltre che ai nostri amici a quattro zampe, insegna anche agli umani come […]

Intervista a Simone Della Valle, il dog trainer che ama i Pitbull


Simone Della Valle non ha certo bisogno di presentazioni tra gli amanti dei cani ma, per chi ancora non lo conoscesse vi possiamo dire che è uno tra i più quotati dog trainer del nostro paese. Conduce una trasmissione su Sky, e, oltre che ai nostri amici a quattro zampe, insegna anche agli umani come intraprendere la sua professione. Petsblog ha avuto il piacere di intervistarlo per voi.


Da una laurea con lode in filosofia sei diventato dog trainer, come hai scelto la tua attuale professione?
Bé come ho detto tante volte: gli esami di psicologia e filosofia tornano sempre utili! Scherzi a parte… La veritá é che mentre frequentavo l’universitá ho deciso di adottare un cane e, dopo aver visitato numerosi canili, ho portato a casa Kaya una femmina di grossa taglia, che era stata sequestrata in seguito ad un maltrattamento. Allora facevo l’educatore di ragazzi e per quanto capissi che Kaya avesse bisogno di aiuto, non sapevo da dove cominciare e cosí al posto di improvvisare ho deciso di farmi aiutare da una nota istruttrice cinofila la quale, dopo averci seguito per quasi un anno, mi ha poi proposto di seguirla nel suo lavoro e io non c’ho pensato un attimo! E’ iniziato cosí un lungo periodo di formazione, che non ritengo ancora concluso. Da allora ho frequentato oltre 20 stages e workshop, ottenuto numerosi riconoscimenti, sono diventato a mia volta docente per diversi corsi di formazione per educatori e istruttori cinofili… Insomma ho trasformato la mia passione per i cani nella mia professione!

Ti ricordi ancora il primo cane a cui hai fatto da “maestro” ?
Tra i primi cani con cui ho lavorato mi ricordo di Thor e Sentinella, due incroci di pitbull a cui mi ero subito affezionato in maniera particolare. Purtroppo il primo é mancato un anno dopo, proprio il giorno del mio compleanno, il secondo…bé mentre rispondo alle tue domande é sdraiato sul suo cuscinone e dorme beato: quel cane cosí fisico e bullo che avevo conosciuto in canile si é trasformato nel miglior compagno che un dog trainer possa desiderare: siamo inseparabili e amici e colleghi sostengono che ci somigliamo in tutto e per tutto! Non ho ancora capito se prenderlo come un complimento…

“Non esistono cani cattivi, soltanto cattivi padroni”. Quanto c’è di vero in questa affermazione?
In realtá non amo affatto questa affermazione! Ritengo sia uno dei tanti luoghi comuni legati ai cani dietro al quale si nasconde una posizione antropocentrica e superficiale, che poco ha a che fare con chi ama e conosce davvero i cani e che soprattutto é alla base di un sacco di problemi di cui molto spesso leggiamo sui giornali e per cui i canili faticano a svuotarsi. Il problema di fondo é che ancora oggi c’é poca voglia di informarsi e studiare la storia e il comportamento delle varie razze di cani e questo crea un sacco di problematiche in diversi settori: chi vuole adottare un cane lo sceglie per lo piú in base all’estetica pensando che lo si possa trasformare a proprio piacimento, ma allo stesso tempo anche nei canili durante l’adozione si presta piú attenzione al fatto che l’umano risponda a certi requisiti e non tanto alle caratteristiche del cane che potrebbe invece non essere adatto al contesto famigliare scelto dall’associazione. La veritá é che tutte le razze esistenti e riconosciute sono state create dall’uomo per essere brave a fare qualcosa e dimenticarsene é l’errore piú grave perché con la genetica non si scherza e non basta certo un corso di educazione per trasformare un cane da difesa in un socievolissimo labrador, ma allo stesso tempo non basta scegliere un socievolissimo labrador per potersi cosí dimenticarsi delle sue esigenze e della sua educazione sperando di non avere problemi di nessun tipo! Per farla breve: un pinscher, un golden retriver e un bull terrier apprendono nello stesso modo e possono essere educati con le stesse strategie, ma questo non significa che da adulti non svilupperanno comunque il comportamento tipico della razza a cui appartengono, che in quanto tale lo rende profondamente diversi tra loro!

Che rapporto hai con i Pitbull?
Il pitbull, cosí come l’amstaff e lo staffordshire, se ben socializzati ed educati sono razze che amo molto: allegri, collaborativi, socievoli. Purtroppo peró ritengo siano cani molto difficili da gestire e quando provengono da allevamenti poco seri o finiscono in mani sbagliate diventano dei pessimi cani, pericolosi e instabili. Un vero peccato!

Cosa ne pensi dell’immagine che i mass media hanno dato, e danno, dei pitbull?
I Mass media devono fare notizia, é il loro obbiettivo, e quindi sfruttano ogni situazione in quest’ottica non preoccupandosi delle conseguenze che possono creare. Non ci trovo nulla di male nel dare la notizia del morso di un pitbull o un rottweiler, quello che non accetto é che si parli di cani solo in certi momenti dell’anno e che si denuncino solo certe razze che guarda caso, statisticamente, non sono neanche le piú mordaci! Certamente il morso di un cane da presa ha esiti, fisici e sociali, piú gravi di quelli di un cane da caccia o da pastore, ma rimane il fatto che la criminalizzazione indiscriminata di certi tipi di cane crea una fobia diffusa ed esasperata, ma allo stesso tempo invoglia tutte le persone che hanno bisogno di adottare un cane per esibirlo o per supplire alle proprie mancanze psicofisiche a scegliere proprio il pitbull: due effetti tutt’altro che positivi e che soprattutto non aiutano affatto a risolvere il gravissimo problema delle morsicature (e degli abbandoni che spesso ne derivano!), che andrebbe invece affrontato con campagne di informazione e di controllo da parte delle istituzioni.

Quali sono le tre qualità principali dei pitbull? E i tre difetti?
I pitbull, come gli amstaff e gli staffordshire sono cani intelligenti, affettuosi e collaborativi, ma sono anche eccessivamente eccitabili, altamente competitivi e purtroppo troppo, troppo, troppo aggressivi con i loro simili! Il problema é che mentre ai primi due difetti é possibile porre rimedio attraverso una gestione consapevole, mirata e costante rispetto all’ultimo punto, che ritengo il difetto peggiore, non c’é proprio nulla da fare e questo é bene ricordarlo sempre! I pitbull, cosí come gli altri cani che hanno un passato da combattente, per quanto possa raccontarvi l’allevatore, non andranno mai d’accordo con i loro simili soprattutto se dello stesso sesso!

Cosa ci potrebbe orientare sulla scelta di un pitbull come nostro futuro amico piuttosto che su un’altra razza?
Prima di tutto ci tengo a sconsigliare l’adozione di un cane simile se si é alle prime armi: sarebbe un atto di presunzione che porterebbe facilmente a dover affrontare seri problemi di gestione. Trovarsi alla guida di una macchina con alte potenzialitá puó essere un’esperienza divertente, ma alla prima curva potrebbe trasformarsi in una tragedia! Bisogna anche tenere in considerazione il fatto che questi cani non possono essere lasciati liberi con altri cani e quindi se non abbiamo tempo tutti i giorni per poterli portare in luoghi adatti dove possano sfogare liberamente le loro infinite energie é meglio orientare la scelta su altri cani. Infine poiché sono cani molto affettuosi che tendono a sviluppare un legame molto forte col proprietario, ne sconsiglio l’adozione da parte di chi sa che non avrá il tempo ma anche la voglia di dedicarsi a lui quotidianamente! Inutile dire che un cane dalle caratteristiche cosí particolari va adottato dopo attente riflessioni e rivolgendosi solo ad allevatori professionisti in grado di fornire tutte le informazioni necessarie, farci conoscere i genitori e visitare la cucciolata piú volte non solo per conoscere il nostro futuro amico, ma anche per accertarci che stia crescendo in un ambiente idoneo. In seguito, ma questo lo consiglio a chiunque adotti un cane, va presa in considerazione la possibilitá di iscrivere il cucciolo ad una puppy class e successivamente ad un corso di educazione, condotto esclusivamente con metodologie positive e da persone che hanno giá avuto esperienza rispetto a questa topologia di cani.

Quali sono i maggiori errori che vedi fare dai padroni dei pitbull?
Penso si riassumano in quanto ho giá detto: una scelta affrettata e superficiale, poca conoscenza della razza e delle sue caratteristiche comportamentali, mancata frequenza di un corso di educazione, la convinzione, diffusa anche da certi miei pseudocolleghi, che un cane difficile vada addestrato con le maniere forti altrimenti non risponderá mai, lo scarso controllo se non addirittura la stimolazione della competitivitá e dell’eccitazione, di per sé giá molto alte, attraverso giochi di lotta e competizione… tutti errori che portano necessariamente ad una gestione poco equilibrata e i cui effetti negativi non tarderanno a farsi vedere!

Ti senti di consigliare l’adozione di un pitbull in un canile senza sapere quello che riguarda il suo passato?
Assolutamente no! Come giá detto troppo spesso questi cani finiscono nelle mani sbagliate e altrettanto spesso finiscono in canile quindi non tenerne conto non puó che essere un errore. Io ho adottato 3 dei miei 4 cani in canile e continuo a pensare che in ogni canile é possibile trovare un vero amico a quattro zampe, ma questo non significa che andando in canile non si debba prestare attenzione alla scelta che si sta per fare, indipendentemente dalla tipo di cane che si decide di adottare!

So che hai quattro cani, di cui almeno uno, Sentinella, un pitbull. Com’è la convivenza con te e tra di loro?
Si ho 4 cani: Kaya, una femmina incrocio di cane corso e grossi cani da pastore, Sentinella, un incrocio pitbull, Mya, una pitbull e infine, l’unico preso in allevamento da cucciolo, Shaka, un amstaff maschio. Hanno storie e caratteri diversi e con ognuno di loro ho sviluppato un legame particolare e svolgo attivitá differenti, ma, non me ne vogliano gli altri, penso sia chiaro che Sentinella é il mio preferito e che abbia un posto di riguardo! Purtroppo peró, a dimostrazione di quanto detto fin’ora, da quando Shaka é diventato adulto il suo rapporto con Sentinella si é fatto molto piú competitivo e davvero difficile da gestire anche per chi come me, lavora coi cani tutti i giorni da molti anni!

Qual è il consiglio che ti senti di dare ai nostri lettori per apprezzare al meglio i pitbull?
A Natale ho rilasciato una lunga intervista per il Corriere della Sera nella quale spiegavo che non ero d’accordo nel definire il pitbull un cane killer e nella quale sostenevo anzi, che se scelto correttamente e se ben socializzato ed educato é un cane socievole con le persone! Ricordo di aver ricevuto una mail da un proprietario di labrador molto infastidito per le mie affermazioni, gli risposi gentilmente spiegandogli le mie ragioni e consigliandosi diversi testi e siti attraverso i quali avrebbe potuto farsi un’opinione piú corretta e reale sulla questione pitbull. Alla fine mi ringrazió e si dimostró ancor piú interessato, questo mi diede molte piú soddisfazioni delle numerose mail di complimenti ricevute, non me ne vogliano, dai proprietari di pitbull. Questo per dire che il dialogo e non lo scontro col prossimo, la voglia di informarsi correttamente e di non credere solo a quanto ci viene raccontato sono sicuramente il miglior modo per apprezzare qualunque cosa, compresi i cani e quindi i pitbull! Non a caso il maggior numero di critiche, invece, arrivó da un noto sito di articoli per caccia e pesca, nel cui forum numerosi cacciatori si scatenarono nel darmi dell’esaltato, dell’ignorante, del giovane senza esperienza e desideroso solo di farsi pubblicitá… leggere queste critiche gratuite provenienti da persone che altrettanto facilmente spiegavano come usare il collare elettrico per ottenere il richiamo (un esercizio che qualunque educatore professionista sviluppa in meno di 10 minuti!) o per correggere dei comportamenti sbagliati, o da persone che consigliavano di tenere chiusi in gabbia i cani fino all’apertura della stagione della caccia in modo da stimolare poi le doti di fiuto é stato quanto di piú divertente potesse succedere!

Abbiamo accertato che sei un amante dei cani. Prenderesti mai con te un gatto?
Assolutamente si! Purtroppo peró credo che i miei cani risponderebbero allo stesso modo, ma per motivi diversi…questo é l’unico motivo per cui non ho piú adottato gatti, nonotante ci abbia sempre convissuto in passato!

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