Gattari da legare: È ora di andare a letto!
Quello che gli amanti dei soli cani non sanno, è che molti gattari hanno un appuntamento serale con un marito o con una moglie brontoloni e prepotenti: quando è ora di andare a letto, non ci sono scuse.
Molti gatti dormono coi padroni, ma alcuni non si accontentano di raggiungerli in camera: vogliono essere seguiti quando dicono loro.
Quando ero ancora più giovane di adesso (non mento sull’età: diciamo che mi piace ometterla), avevo una gatta che adoravo, e che era la mia aguzzina: la sera guardavo la TV su un divanetto, e lei mi si accoccolava accanto. A una certa ora, verso le 23, la micia si stiracchiava, miagolava come se la stessero torturando e andava in camera mia. Se non la seguivo, tornava brontolando con cadenza regolare, urlando come non ho mai visto fare nemmeno al mercato. Invece di pubblicizzare mercanzie, però, aveva il tono di chi dice: “sono a letto da un’ora, non pensi sia ora?”.
La stessa cosa, ma con più grazia, la faceva un gattino che, in famiglia, abbiamo tanto amato. Anche lui dormiva con me: la mia camera era piccola, distante dalle altre ma con un’ottima visuale su gran parte della casa: l’ideale, per un gatto. Io stavo al pc ogni sera e, spesso, dovevo interrompere in fretta e furia una chat scrivendo: “Scusa, mio marito mi chiama”.
Adesso mia sorella vive le stesse scene con la più piccola della gatte in casa. Innanzitutto, la micia vuole guardare la TV sul divano con copertina e coccole. A una certa ora si piazza davanti la porta di mia sorella miagolando con delicatezza. Fa dei versetti così deliziosi che, lo confesso, le servo la cena con estrema lentezza proprio per prolungare, sadicamente, i suoi miagolii. Questa è una delle cose che più mi manca dell’avere gatti in casa: quel letto già caldo caldo, con accompagnamento di fusa e rimproveri quando faccio le ore piccole: nemmeno mia madre riusciva a convincerci ad andare a letto presto come facevano (e fanno) i nostri gatti.
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