Errori dei proprietari di cani nella gestione del loro cane
Oggi andiamo a vedere quali sono gli errori più comuni che i proprietari compiono nella gestione del loro cane.
Dopo anni di attività lavorativa, guardandomi un po’ in giro ho notato che molto spesso i proprietari di cani compiono tutta una serie di errori educativi e alimentari per quanto riguarda il loro pet. Nonostante i veterinari si sgolino per far capire come deve essere educato ed alimentato un cane, le leggende metropolitane, i miti comuni, l’esperienza pluriennale del vicino di casa, del macellaio, del negoziante continuano ad essere le linee guida principali dell’educazione del cane, con l’unico risultato di continuare a generare orde di cani nervosi, insicuri, aggressivi.
Questo articolo non vuole essere una critica, vi riporto semplicemente i più comuni errori da cui tutti i veterinari continuano a mettere in guardia i proprietari di cani. Probabilmente avrei compiuto pure io i medesimi errori se non fossi stata una veterinaria e se qualcuno con le giuste competenze non mi avesse fatto capire dove sbagliavo.
Errori di tipo educativo
Ecco gli errori educativi più diffusi nei cani:
- iper coccolare il cane. La maggior parte dei proprietari pensa che educare un cane voglia dire fargli “Pucci pucci” 24 ore al giorno e insegnargli a fare la pipì fuori casa. Sbagliato, educare il cane è un lavoro a tempo pieno, si inizia da prima che il cucciolo metta piede in casa e si continua fino a quando il cane avrà 24 anni. Il cane non ha bisogno solo di coccole, il cane ha bisogno di regole: fisse, chiare, non contrastanti
- lasciar dormire il cane sul letto: se glielo fate fare da cucciolo, lo pretenderà anche da adulto. Inoltre il capo branco dorme sul letto, non il gregario e chi è il capo branco? Voi o il vostro cane? Non vi lamentate se poi il cane vi ringhia quando volete farlo scendere dal letto: fondamentalmente glielo avete insegnato voi che è il capo branco
- lasciar salire il cane sulle sedie o sul divano: il capo branco sta in una posizione sopra elevata per controllare la situazione, il gregario no
- far entrare o uscire il cane da una stanza prima di voi: il capo branco esce ed entra per primo, il gregario no
- premiare il cane nel momento sbagliato: questo lo fanno tutti. Il cane ringhia, morde, ha paura, cerca di azzannare qualcuno? E il proprietario cosa fa? Ben che vada gli dice un “No”, ma subito si precipita a coccolarlo e rassicurarlo. Peccato che stiamo parlando di un cane, non di un essere umano. Coccolare e accarezzare un cane quando ha paura, rinforza la sua paura: gli stiamo dicendo che fa bene ad avere paura e che, anzi, deve continuare ad averne. Stesso discorso per quando morde: se ha appena tentato di azzannare e lo stringete a voi, coccolandolo, gli state dando l’ok per continuare a mordere
- dargli cibo da tavola: il capo branco mangia per primo, i gregari stanno seduti a guardare in rispettoso silenzioso e mangiano dopo
- far sedere il cane a tavola, magari dandogli anche un piatto: umanizzare i cani a tutti i costi è sbagliato, confondiamo loro le idee e creiamo generazioni di cani insicuri e nervosi
- mettergli il muso nelle urine e nelle feci quando sporca dove non deve: ricordate che ai cani piace l’odore delle loro deiezioni, quindi di fatto li state premiando e istigando il loro comportamento errato
- pensare che il cane che va a cuccia quando lo sgridate per una cosa che ha fatto ore prima lo faccia perché sa di avere sbagliato: errato, il cane ha paura di voi. Il meccanismo è questo. Il cane un’ora fa ha fatto la pipì in mezzo al salotto, voi rientrate, siete arrabbiati e agitati, lo sgridate. La volta dopo, quando il cane lo rifarà, scapperà a cuccia con le orecchie basse. Tutti a congratularsi e a darsi pacche sulle spalle: vedi, il cane sa di aver sbagliato. No, non funziona così, stiamo parlando di un cane, non di un essere umano. Per il cane esiste il rapporto di causa-effetto, ma è immediato: se lo aveste colto sul fatto probabilmente sarebbe così, ma il cane non è in grado di associare quella pipì fatta un’ora prima alla sgridata. Lui associa la sgridata all’ultimo evento visto e percepito, ovvero il vostro rientro a casa. Il cane non ha paura e non è andato in cuccia perché ha capito di avere fatto la pipì nel posto sbagliato, no, l’evento negativo per lui è il vostro rientro a casa
- essere iper protettivi con il cane e iper ansiosi: ricordate che il cane percepisce tutte le vostre emozioni, più vi dimostrerete angosciati e ansiosi, più avrete un cane ansioso
- se il cane ha aggredito un altro cane, la volta dopo che andate in passeggiata non siate tesi e nervosi quando vedete in lontananza un altro cane. Il vostro cane percepirà questo irrigidirsi del guinzaglio e per lui è un segnale che dice “Ok, hai il mio permesso, vai e attacca”
Errori di tipo alimentare
E veniamo agli errori di tipo alimentare:
- considerare un cane un essere umano e volerlo nutrire di avanzi. Ripeto in continuazione che l’intestino del cane non è strutturato per digerire i nostri cibi, se continuate a darglieli, non vi lamentate poi delle continue diarree, pancreatiti, diabete o tutte le altre malattie che una scorretta alimentazione può causare
- dare cibo dalla tavola ai cani, ne ho parlato già prima
- dare da mangiare il cibo con le mani, perché, poverino, non gli piace e non vuole mangiare. Chiamasi viziare il cane, non educare il cane. Se volete passare il resto della vostra vita in questo modo, liberissimi di farlo, solo poi non venite a lamentarvi
- lasciare cibo ad libitum: ricordate che siete voi a gestire la fonte di cibo, voi a decidere come, quando e cosa il cane deve mangiare, non deve essere lui a decidere quando alimentarsi. Ne va del vostro ruolo di capo branco
- dare snack fuori pasto: se il cane fa capricci e non vuole le sue crocchette, se qualcuno preso dalla pietà gli dà qualche snack fuori pasto, beh, tutto questo non educa il cane, ma gli insegna solo che se fa un po’ di capricci ottiene poi ciò che vuole e gli piace di più
- dargli cibi che chiaramente gli fanno male: non capisco come alcuni proprietari possano pensare che dare la pancetta al proprio cane possa fargli bene, non fa bene alle persone, figuriamoci ai cani
- dare cibi di bassa qualità perché costano di meno. Oltre ad essere qualitativamente inferiori, in media si scopre che essendo pieni di cereali, per soddisfare i bisogni nutrizionali del cane devi dargliene una porzione enorme, il che vuol dire che il sacco ti finisce in 15 giorni e devi comprarne un altro
- fare cambi di alimentazione troppo veloci: devono essere graduali per abituare l’intestino del cane al nuovo cibo, altrimenti aspettatevi a breve vomito e diarrea
- saltellare continuamente da un cibo all’altro convinti che il cane si annoi di mangiare sempre le stesse crocchette. Di nuovo in questo caso stiamo attribuendo al cane pensieri umani. Se il cane si stufa di mangiare lo stesso cibo ve lo fa capire, smette di punto in bianco di mangiarlo. Ma finché lo mangia e lo digerisce bene, perché mai dovete cercarvi guai cominciando a saltellare da una marca all’altra? Ovvio che in breve tempo comincia ad avere vomito o diarrea
- se il cane è allergico ad un determinato cibo, non somministrateglielo più. Poi non vi lamentate se avete il cane allergico al manzo, ma poverino vi faceva pena, gli avete dato un pezzettino di filetto e lui per un mese di gratta e si riempie di lesioni cutanee
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Ssetaro