Le più comuni malattie dei criceti: le malattie “interne”
Vediamo oggi le malattie "interne" più comuni dei criceti: purtroppo non sempre facili da curare.
Vi spavento subito con le malattie peggiori che possono avere i nostri amati roditori, alcune capitano veramente raramente, mentre altre, purtroppo, sono all’ordine del giorno, soprattutto in tarda età. Ricordo comunque che una corretta gestione dell’animale può rimandare o fare di modo tale che alcune malattie vengano il più tardi possibile.
È difficile sapere se l’uso di alimenti antitumorali possa davvero aiutare e, per quello che è la mia limitata esperienza, da quando uso una dieta particolare per i miei criceti, tutti i winter white hanno superato i 2 anni e mezzo di età, mentre i roborowskij veleggiano tranquillamente intorno ai 3 anni. Non dico che sia una prova, visto che è limitato ad un ristretto numero di esemplari, tuttavia mi spinge a credere che la giusta attività fisica, gli spazi corretti e il cibo di qualità aiutano a vivere in maniera indubbiamente migliore.
Partiamo dalla ahimè famosa coda bagnata o wet tail: si manifesta con una diarrea acquosa che imbratta il criceto. Inoltre l’animale manifesta macanza di appetito, debolezza generale e posizione “ricurva” per i dolori. Questa non è da confondere con una leggera diarrea (che va comunque trattata reidratando per lo meno il soggetto) quando si acquista un criceto e si introducono le verdure. Se partiamo ad esempio dalla lattuga, priva di nutrimento e molto acquosa, possiamo dare al criceto alcuni problemi: in negozio raramente vengono forniti i cibi più adeguati e spesso la verdura non viene somministrata. Introduciamo dunque verdure meno “pericolose” e più fibrose di modo tale che non diano problemi all’intestino del criceto.
Tornando alla wet tail, è imperativo intervenire immediatamente: purtroppo molto spesso il criceto non va oltre poche ore di vita dopo l’insorgere dei sintomi.
Altro male di cui soffrono moltissimi criceti è purtroppo il tumore. Probabilmente a causa di incroci non sempre di chiara genealogia, si è venuta a creare una situazione in cui il 100% dei criceti winter white si ammala di tumore (per fare l’esempio più calzante). Mentre un tumore esterno (quindi su una zampina, su un orecchio etc etc) è più facilmente riconoscibile e asportabile, spesso quando ci si rende conto di un tumore interno, è già di considerevoli dimensioni e complesso da trattare.
Citerei infine le malattie respiratorie: non sempre facili da trattare e molto pericolose. I criceti respirano esclusivamente dal naso, va da sè che se quella via viene occlusa anche solo per un banale raffreddore, l’animaletto di certo ne soffre grandemente: è bene appena sentite dei sintomi portarlo presso un veterinario esperto in animali esotici che saprà fornirvi una copertura antibiotica.
Ultimissima cosa: NON è valutabile somministrare dei farmaci di propria testa ai roditori. Ricordiamo che non sono esseri umani e che non possono essere curati con le nostre stesse medicine che, spesso, per loro sono TOSSICHE. Assolutamente no al fai da te, assolutamente sì al rivolgersi ad un veterinario esperto in animali esotici.