Cane visita da due mesi la tomba del padrone, un nuovo Hachiko in Sardegna
Il cane che fa visita al padrone defunto. Dalla Sardegna una commovente storia di amore e lealtà oltre la morte.
Non amo i film strappalacrime ma con Hachiko a dog’s story credo di aver pianto da sola più lacrime di quelle versate in una sala in cui proiettavano Titanic. Mi è venuta quasi voglia di prendermela con Richard Gere, proprietario del cane nel film: ma, insomma, come ti permetti a morire così presto ed a lasciarlo solo? Non potevi fare più attività fisica, smettere di fumare, sottoporti ad un controllo regolare alla prostata?
Ad ogni modo, al di là della finzione scenica, la storia di Hachiko è vera e saperlo ti fa sciogliere ancora di più. Si ispira alle vicende di un cane giapponese, di razza Akita, che per nove lunghi anni, dopo la morte del padrone, lo aspetta in stazione ogni giorno all’ora in cui era solito rientrare in treno dal lavoro. Commovente. Oggi alla stazione di Shibuya in Giappone si può ammirare una statua di bronzo eretta in onore di questo cane, esempio di fedeltà e devozione.
L’Unione Sarda ieri ha riportato una storia simile a quella di Hachiko. A Tonara (Nuoro) un cagnolino color miele senza nome, dopo la morte per infarto del suo proprietario, Giuseppe Zucca, avvenuta due mesi fa, veglia vicino al cimitero e non appena vede spuntare qualcuno che va a trovare i defunti gli si accoda per entrare al cimitero e recarsi sulla tomba del padrone.
Giuseppe Zucca viveva confortato solo dall’amore di undici cani e quattro gatti. Dopo la sua morte sono stati adottati dai suoi vicini di casa, tutti tranne uno, Senza nome, che ha preferito costruirsi un rifugio vicino al cimitero per poter stare più vicino possibile al suo caro padrone scomparso. Si fidava solo di lui, con gli altri è spaventato e diffidente. Ma tutti gli portano da mangiare ormai e la sua storia ha commosso l’intero paese.
Via | L’Unione Sarda