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Perché i fuochi d’artificio spaventano solo alcuni cani?

Ci sono alcuni cani terrorizzati dai fuochi d'artificio (o dai temporali) e altri del tutto indifferenti: come mai?

Perché i fuochi d’artificio spaventano solo alcuni cani?

E’ lecito chiedersi perché solo alcuni cani siano spaventati dai fuochi d’artificio (e altri rumori simili come petardi, spari o tuoni da temporale): ci sono alcuni cani terrorizzati e altri cani del tutto indifferenti. Capire che un cane ha paura dei fuochi d’artificio non è difficile: il cane trema, ha le orecchie tirate indietro, è rannicchiato su stesso, la coda è fra le zampe e cerca di nascondersi ovunque (sotto il letto, dentro la vasca da bagno, negli armadi…). Per questo motivo i ricercatori di tutto il mondo stanno cercando di capire meglio i meccanismi dei comportamenti di paura dei cani.

Paura e suoni: l’udito dei cani

I cani sono noti per il loro olfatto, ma hanno anche delle ottime capacità uditive. I cani possono sentire il doppio delle frequenze rispetto a noi umani e possono percepire i suoni quattro volte più lontani. Reagire ad ogni singolo suono che sentono richiederebbe troppa energia, quindi i cervelli dei cani devono discriminare fra suoni significativi e suoni ignorabili. Questa capacità è utile soprattutto nei cani da lavoro che devono rimanere calmi anche in mezzo a rumori forti.

Solo che l’evoluzione ha insegnato ai cani che spesso, per migliorare le probabilità di sopravvivenza, è meglio evitare una minaccia, anche quando questa finisce col non essere reale (come nel caso dei fuochi d’artificio).

Un forte impatto lo ha il condizionamento precoce: se un cucciolo è stato lasciato da solo mentre l’operaio sotto casa martellava il muro ecco che quel cucciolo potrebbe associare il rumore con lo stare da solo. E questa associazione, di cui il proprietario è ignaro, potrebbe innescare una risposta di paura nel cane ogni volta che sente quel rumore.

I cuccioli hanno un certo lasso di tempo in cui il loro cervello impara cosa sia giusto e cosa sia pericoloso, ciò di cui avere paura e ciò che va ignorato. Dopo circa 12 settimane di età, ecco che iniziano a sviluppare la risposta alla paura. Quindi se incontrano qualcosa di nuovo dopo i tre mesi e questa cosa li spaventa, possono imparare ad averne paura in futura.

Genetica e stress

Molto dipende anche dal temperamento del singolo cane. E il temperamento è modellato anche dall’epigenetica, cioè dal modo in cui i geni di un determinato individuo sono influenzati da fattori esterni. Il che può predisporre certi cani a fenomeni come stress, ansia e paura.

Uno studio ha dimostrato che i livelli di cortisolo in cani che avevano ascoltato la registrazione di un temporale erano più alti di quelli che avevano ascoltato suoni soft. Inoltre questi cani hanno anche mostrato di avere una probabilità maggiore di nascondersi, scappare o ricercare le attenzioni umane quando esposti al suono dei tuoni.

Anche altri fattori influenzano il modo in cui un cane reagisce a suoni forti:

  • razza
  • età
  • sesso
  • stato riproduttivo
  • tempo trascorso col proprietario
  • esposizione precoce a rumori forti

Si è anche visto che il rischio di avere paura dei rumori forti aumenta con l’avanzare dell’età. Il fatto è che i cani anziani perdono progressivamente la capacità di percepire i suoni a frequenze elevate, suoni che forniscono loro importanti indicazioni sulla posizione. Questa incapacità di localizzare i suoni aumento lo stress per il cane: sente il rumore, ma non sa da dove arrivare.

Metodi efficaci per gestire la paura dei cani dei fuochi d’artificio

Uno studio ha cercato di capire quale dei seguenti metodi fosse più utile per aiutare un cane a superare la paura dei fuochi d’artificio:

  • CD musicali per attutire i suoni forti
  • ferormoni
  • prodotti a base di erbe
  • prodotti omeopatici
  • oli essenziali
  • farmaci veterinari
  • tecniche di rilassamento
  • controcondizionamento (cioè insegnare al cane a non avere paura)
  • uso di pettorine apposite

Si è visto che il sistema migliore è il controcondizionamento. Come farlo? Quando iniziano i fuochi d’artificio o arrivano i primi tuoni, si comincia a giocare col cane, gli si danno bocconcini prelibati e si trasmettono emozioni positive. I cani che ricevevano questo controcondizionamento avevano il 70% in meno di paura dei fuochi d’artificio rispetto agli altri cani. Purtroppo non tutti i cani sono ricettivi a tale tipo di addestramento.

Via | Smithsonian

Foto | Pixabay

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