Gattari da legare: Una piccola cosa
I piccoli momenti quotidiani di gioia condivisa.
Stamattina ho finto di essere una donna di campagna. Innanzitutto, ho rastrellato con cura il giardino; i gatti mi seguivano come delfini nella scia di una nave, inseguendo tutto ciò che, a sei o otto zampe, fuggiva sotto i miei colpi furiosi. Impiegando mediamente cinque volte più forza del necessario, il rastrello mi è volato in un punto inaccessibile della siepe, lasciandomi interdetta col bastone in mano. E lì è rimasto, anche perché tutte le cose a sei e otto zampe fuggite a me e ai gatti mi aspettavano lì, le sentivo sghignazzare.
Decisa a continuare la mia giornata all’aperto, ho cominciato a far colare rivoli di impregnante sulla pedana di legno, e l’effetto, dopo pochi minuti, era curioso: alle pennellate maldestre si è aggiunto un motivo decorativo a forma di zampette di gatto. Dolci, soffici, morbide zampette. Dati i precedenti, non sono stata affatto sorpresa o irritata. Mi sono arresa. Ho posato i pennelli, ho richiuso il barattolo e mi sono stesa come una lucertola al sole.
Con gli occhi chiusi, ho sentito dei baffi che mi solleticavano il viso, e degli altri che facevano lo stesso con la mia mano, mentre qualcosa mordicchiava il mio pollice. Siamo rimasti tutti e quattro così per una mezz’ora, a rosolare prima un fianco e poi un altro. Trilussa aveva ragione:
“C’è un’ape che si posa su un bottone di rosa: lo succhia e se ne va. Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa.”
Foto | Flickr