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Cosa indicano i neutrofili alti nel gatto, malattie e cura

Neutrofili alti nel gatto, cosa significano? Quando dobbiamo preoccuparci? Quali malattie nel gatto provocano un aumento dei neutrofili? Scopriamolo insieme.

Cosa indicano i neutrofili alti nel gatto, malattie e cura

Tempo fa vi avevamo parlato di eosinofilia nel gatto, oggi andremo invece a vedere le cause di neutrofilia nel gatto: quali malattie possono provocare un aumento del numero assoluto dei neutrofili? Prima però andiamo a scoprire cosa sono, dove originano e a cosa servono i neutrofili.

Cosa sono i neutrofili

Neutrofilo

Il granulocita neutrofilo viene anche definito polimorfo nucleato a causa del fatto che ha un nucleo suddiviso in tre o quattro lobi contenente granuli che non si colorano con i normali coloranti. I neutrofili originano dal midollo osseo, la cellula originaria è un mieloblasto che si differenzia successivamente in un pro mielocita, mileocita, meta mielocita, band e infine arriviamo al neutrofilo maturo che troviamo in circolo.

Sono diversi i compiti del neutrofilo:

  • eliminare o inattivare batteri, funghi, lieviti e parassiti
  • eliminare le cellule infette e in determinate occasioni quelle tumorali
  • modulare la risposta immunitaria

I neutrofili sono presenti nell’organismo in tre comparti o pool: il pool midollare, il pool ematico e il pool tissutale. L’emivita dei neutrofili circolanti nel cane e nel gatto è di sole 6-12 ore e il loro numero varia rapidamente a seconda della patologia. Ecco perché un esame fatto una settimana prima deve essere ripetuto alla comparsa di nuovi sintomi, in quanto il numero di neutrofili (e non solo) potrebbe essersi già modificato.

Cause di neutrofilia nel gatto

La neutrofilia è definita come l’aumento assoluto del numero di neutrofili circolanti e non quello relativo. Di sicuro è la forma di leucocitosi più frequente nel gatto. Inoltre possiamo parlare di spostamento a sinistra quando si ha un aumento nel sangue dei neutrofili immaturi, i band, a causa della continua richiesta dell’organismo: il midollo osseo non riesce a produrre e far maturare il numero di neutrofili richiesti ed è costretto ad immettere in circolo quelli immaturi. Si parla invece di spostamento a destra quando in circolo rimangono soprattutto neutrofili maturi. La situazione è molto grave se nello stesso esame del sangue si ha sia deviazione a destra che a sinistra.

Inoltre un aumento notevole di neutrofili è definito neutrofilia leucemoide o neutrofilia estrema.

Le principali cause di neutrofilia nel gatto sono:

Neutrofilia fisiologica o indotta da paura

  • Eccitazione
  • Paura
  • Crisi convulsive

Neutrofilia da stress o indotta da corticosteroidi

  • Dolore
  • Traumi
  • Tumori
  • Malattie croniche
  • Somministrazione di cortisonici

Infiammazione o aumentata richiesta tissutale

  • Infezione batterica, virale, micotica, parassitaria
  • Traumi
  • Necrosi tissutale
  • Tumori
  • Uremia
  • Chetoacidosi diabetica
  • Ustioni
  • Emorragia acuta
  • Emolisi

Altre

  • Leucemia granulocitica cronica

Le cause di neutrofilia leucemoide o estrema sono:

  • gravi infezioni purulente: piometra, piotorace, peritonite, ascesso
  • processi infettivi: funghi, FIP
  • tumori solidi
  • necrosi tissutale: traumi, infezioni, neoplasie, volvoli, trombosi, emboli neoplastici
  • leucemia granulocitica cronica

Terapia

Dobbiamo sottolineare come la neutrofilia non sia una malattia, bensì un segno clinico di qualche patologia che deve essere individuata prima di poter essere curata. E se una causa come un ascesso o una piometra o un piotorace sono abbastanza agevoli da diagnosticare, visti anche i sintomi, in casi di tumori bisognerà andare a fare qualche analisi più approfondita per scoprire la causa della neutrofilia e impostare la terapia migliore e più adatta al caso.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Yukiko MatsuotaBiophotos

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