Possiamo insegnare al gatto il gioco del riporto? Sì, ma ci va pazienza
E' possibile insegnare al gatto il gioco del riporto come si fa col cane? Sì, ma ci va molta più pazienza.
Anche i gatti possono imparare il gioco del riporto. Solo che per addestrare un gatto a tale gioco ci va molta più pazienza e tempo rispetto a un cane. Il dottore Andrea Tu è un grande sostenitore dell’educazione e allenamento dei gatti. Durante un’intervista ha spiegato che l’affermazione relativa al fatto che i gatti non possano essere addestrati è frutto di un’errata percezione dei felini. I gatti possono essere facilmente addestrati, ma bisogna capire la mente di un felino. La chiave di tutto sta nel ricordare che il ruolo dei gatti domestici nelle nostre vite è stato, storicamente parlando, diverso rispetto a quello dei cani.
Perché è più difficile addestrare i gatti?
I cani vivono da molto più tempo insieme agli umani, il che vuol dire che, oltre ad essere stati selezionati per apprendere e obbedire più facilmente, sono diventati molti abili nel leggere il linguaggio del corpo umano. I gatti, invece, hanno un rapporto di tipo allenatore-studente da più breve tempo, essendo stati addomesticati migliaia di anni più tardi rispetto ai cani. A questo, poi, bisogna aggiungere che la loro capacità di concentrazione e attenzione è molto più breve. Con i gatti, infatti, si è fortunati se si riescono ad ottenere 5 minuti filati di attenzione prima che la mente del gatto vada altrove.
Per questo motivo il dottor Tu raccomanda di limitare a 5 minuti le sessioni di addestramento del gatto, interrompendo queste sessioni con altre di gioco. In realtà per educare un gatto si usano gli stessi metodi che si applicano ai cani, quindi quelli del rinforzo positivo tramite premietti o clicker. Questi aiutano a compensare la minor capacità dei gatti di interpretare il linguaggio corporeo umano.
Per insegnare a un gatto a riportare una pallina, bisognerebbe fare clic sul clicker ogni volta che il gatto si avvicina alla pallina, dandogli anche un premietto. Col passare del tempo, poi, il gioco andrà reso più difficile: si farà clic sul clicker solo quando il gatto prenderà la palla, in modo che il gatto finisca con l’associare il recupero della pallina con una ricompensa. Ma al gatto un gioco del genere piace? Beh, considerate che sono abituati a raccogliere le prede con la bocca e a portarcele (vedi gatto che ci regala topi e lucertole morte), quindi per lui potrebbe essere un gioco altrettanto appagante.
Via | Mashable
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