Basilea: i cani ora si studiano a scuola
Purtroppo ci troviamo a leggere molto spesso di attacchi di cani ai danni dei bambini. Questo problema può essere risolto con una buona dose di informazione sia dei padroni che dei bambini. Ribadendo che non esistono razze “killer” per natura c’è anche da dire che ai bambini non viene quasi mai insegnato come rapportarsi con […]
Purtroppo ci troviamo a leggere molto spesso di attacchi di cani ai danni dei bambini. Questo problema può essere risolto con una buona dose di informazione sia dei padroni che dei bambini. Ribadendo che non esistono razze “killer” per natura c’è anche da dire che ai bambini non viene quasi mai insegnato come rapportarsi con un cane. Spesso ci sono cani in famiglia e i piccoli crescono con l’idea che “il bau” sia un essere buono e paziente poi si scontrano con la realtà che il cane è un essere che si spaventa facilmente e reagisce con le uniche armi a sua disposizione: unghie e denti. Ovviamente queste cose non si risolvono con inutili liste nere ma seguendo l’esempio riportato dal Corriere, di una città come Basilea.
La città elvetica, all’avanguardia come tutta la nazione sulla tutela verso gli animali, ha deciso di fare divulgazione culturale partendo direttamente dall’asilo per insegnare ai bambini come ci si comporta nei confronti dei cani sconosciuti per rispettarli e non avere niente da temere. Una lezione obbligatoria di due ore tenuta da un’addestratrice professionista metterà i bambini in contatto con i cani e insegnerà loro come riconoscere eventuali segnali di pericolo. Un corso simile era già partito tre anni fà ma era solamente facoltativo, mentre dal prossimo anno scolastico ogni bambino lo frequenterà.
Un’aggressione da parte di un cane avviene in maniera molto rapida ed improvvisa. Il padrone si distrae per parlare con un conoscente e non vede il bambino che si fionda sul cane incurante delle possibili conseguenze. A volte il cane è mansueto e si ritrae solamente, altre volte parte all’attacco per difendersi da quel pericolo improvviso. Non è quasi mai colpa del cane che ha solamente il pensiero di non farsi attaccare da quell’essere più basso del suo padrone.
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