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Come portare il cane, il gatto, il furetto in Inghilterra

Da qualche tempo l’Inghilterra ha ceduto all’Unione Europea: è stata abolita prima la quarantena e poi l’obbligo di titolazione anticorpale e relativa attesa di sei mesi prima di poter introdurre il cane. Ma non sono tutte rose e fiori.

Come portare il cane, il gatto, il furetto in Inghilterra

Un tempo ci fu la quarantena in Inghilterra. Successivamente venne abolita, ma portare un cane in Gran Bretagna era un’ordalia da iniziare mesi e mesi prima della partenza: microchip, vaccinazione antirabbica, mese di attesa, titolazione anticorpale da spedire all’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, attesa della risposta entro 15 giorni, se positivo, attesa di sei mesi prima di poter entrare sul suolo britannico, corredati di trattamento antipulci e anti echinococcosi.

Una trafila del genere scoraggerebbe chiunque, ecco perché molti preferivano rinunciare alla vacanza col loro pet in Inghilterra. Poi un raggio di luce, ecco che dal 2012 le regole sono cambiate, soprattutto grazie all’insistenza dell’Unione Europea che ha insistito con l’Inghilterra affinché si allineasse con gli altri Paesi. Eppure qualche nuvola all’orizzonte c’è.

Cosa fare

Se volte portare un cane, un gatto, un furetto in Inghilterra dovete:

  • identificare il cane, il gatto, il furetto con l’apposito microchip: i cani in realtà dovrebbero essere già tutti microchippati dai due mesi in su, lo prevede la legge italiana. Per furetti e gatti è su base volontaria e di solito lo si fa proprio per farli espatriare. Attenzione che non tutti i veterinari sono abilitati ad applicare il microchip e che per gatti e furetti ci va il microchip apposito (praticamente identico a quello del cane, cambia solo il colore della scatola)
  • effettuare vaccinazione antirabbica: perché sia valida devono passare almeno 21 giorni, sia per il rilascio del passaporto che per l’eventuale gita oltre confine. Se questo weekend avete improvvisamente deciso di andare in Francia, ma non avete fatto l’antirabbica, ebbene, l’unica soluzione è lasciare il cane a qualcuno. Non si può infatti modificare la data dell’avvenuta vaccinazione antirabbica in quanto per ogni singolo vaccino, entro 24 ore bisogna comunicare all’Asl di competenza la vaccinazione, modificare la data significa compiere un falso in atti d’ufficio e finire nelle grane penalmente
  • chiedere il rilascio del passaporto: dopo 21 giorni dall’avvenuta vaccinazione antirabbica, si prende appuntamento con i Servizi Veterinari della vostra Asl di competenza e si ottiene il passaporto. Chiedete se dovete pagare prima il bollettino e se vogliono controllare il microchip nel cane, gatto, furetto, ogni Asl ha la sua prassi
  • sverminazione da fare massimo 120 ore prima della partenza contro l’echinococcosi: deve essere registrata dal veterinario sul passaporto, quindi non potete farla da soli
  • applicazione di un antiparassitario esterno

Trovate poi informazioni sempre aggiornate anche presso il sito Visitbritainshop.com.

Difficoltà

Cane aereo

Fin qui tutto liscio. E invece no. Girando in rete si scoprono retroscena che ufficialmente nessuno ti dice. In pratica i guai arrivano adesso: a quanto pare nessun cane, gatto, furetto può volare in aereo verso l’Inghilterra. Non si tratta di un problema del governo inglese, loro hanno liberalizzato l’ingresso degli animali, bensì di un accordo stretto dalle compagnie aeree sulle quali il governo inglese non ha potere.

In pratica l’unico modo per poter portare un animale dall’Italia in Inghilterra è quello di prendere il traghetto da Calais, quindi via terra in pratica, ma anche qui non tutte le compagnie di navigazione accettano animali a bordo. Inoltre pare che l’Alitalia non permetta neanche ai cani guida dei non vedenti di salire a bordo, a meno che non abbiano cambiato recentemente la loro politica in merito. Oppure pare che possono viaggiare, ma solo sui cargo merci, assolutamente impensabile.

La cosa buffa è che, a parte le compagnie aeree low cost, tutte le altre permettono agli animali di viaggiare dall’Inghilterra verso l’estero, ma non viceversa. Quindi il mio consiglio è questo: se dovete portare un cane, un gatto, un furetto in Inghilterra, oltre alle procedure veterinarie, informatevi per tempo se la compagnia aerea accetta il trasporto di animali. Se sì, prenotate per tempo perché alcune compagnie in cabina accettano un massimo di 1-2 animali, poi gli altri vengono messi in stiva.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | RalphandJennyKnevaUsfwsmtnprairieMichaelHayes

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