Perché il mio criceto ha mangiato i suoi cuccioli?
Molte persone ricordano il proprio criceto come un "massacratore" di innocenti, ossia hanno l'immagine del piccolo che mangia i suoi stessi cuccioli. Ovviamente c'è una motivazione ben precisa.
Mi spiace dire che gran parte delle colpe risiede nel “proprietario” (parola che non amo molto usare quando si tratta di esseri viventi…) che non ha garantito le corrette condizioni in cui i cuccioli possono crescere serenamente. È pur vero che il criceto tende a eliminare gli esemplari malati e, dato che le cucciolate casalinghe di persone inesperte sono generalmente tra consanguinei, va da sé che alcuni soggetti possono essere malati.
Ecco cosa fare per evitare la carneficina, e tentare di dare una possibilità ai nascituri. Prima di tutto se avete una coppia, il maschio va immediatamente separato. Forse il negoziante non è stato sufficientemente chiaro riguardo al fatto che i criceti sono animali territoriali e vivono da soli, sempre! Logico che maschio e femmina vadano d’accordo ma, naturalmente, ogni mese faranno una decina di cuccioli e sono certa che riempire la casa con decine di gabbie non sia esattamente il sogno di ogni persona.
Mamma criceta va lasciata più tranquilla possibile con i suoi piccoli. Se avete una gabbia a grate e volete evitare le fughe quando i piccini cresceranno, ponete la gabbia in un box di plastica dura con pareti alte, scoperchiate la gabbia lasciando solo il fondo e mettete intorno della lettiera. Integrate la dieta con germogli di soia (molto proteici) o un tappino di bottiglia raso di yogurt di soia. Ovviamente abbondate nella distribuzione di verdure serali! Fornite molta carta igienica bianca inodore e fieno così che mamma criceta faccia un buon giaciglio per i piccoli (mi raccomando: no al cotone).
I criceti mangiano la propria prole quando verificano che le caratteristiche ambientali (quindi l’habitat in cui si trovano, il cibo etc etc) non sono adeguate. Non è mai troppo tardi per correggere e migliorare la vostra gestione!