La storia di Oscar, gatto con tre zampe, e della signora che lo ha salvato da morte certa
Una nostra assidua lettrice ci ha raccontato una storia di amore tra la sua mamma e un gattino che era in fin di vita e che, grazie all’amore della donna, ora è un micio assai vispo.
Ci sono storie di profonda amicizia tra esseri umani e animali che hanno dell’incredibile. Un’amica di Petsblog, Anna, ci ha scritto raccontandoci di come sua mamma abbia accudito con amore impareggiabile un gatto trovatello che era in fin di vita e di come ora tra la signora e il gatto ci sia un legame fortissimo. Le foto che accompagnano questo post sono proprio di Oscar, il micione fortunato.
Tre anni fa Oscar venne trovato da una signora in un paesino del cuneese: il gatto era spaventatissimo e si trascinava con la zampetta maciullata e la testa masticata, probabilmente da un cane. Era terrorizzato tanto che, sebbene in condizioni pietose, cercava di scappare sempre e nascondersi da qualche parte. Ma la signora non si è data per vinta ed è riuscita a conquistare la fiducia del micione e a curarlo.
All’inizio il veterinario pensava di salvargli la zampa posteriore destra ma dopo qualche giorno è diventata purulenta ed è stata necessaria l’amputazione. Così Oscar, che già aveva la testa ricucita, si è trovato con tre zampine soltanto.
Il decorso post operatorio non è stato semplice: più volte ha avuto le convulsioni, ma la signora che lo accudiva non si è mai fatta trovare impreparata e lo ha accudito con amore e abnegazione. Per un mese è stato in bilico tra la vita della morte, ma alla fine ce l’ha fatta. Il veterinario si è stupito, ma non la signora che sapeva di quale tempra fosse questo gatto trovatello.
Ora Oscar è un bel gattone e si dedica allo sport preferito di mici: cioè la caccia. E poi corre che è una bellezza.
A sera, quando lui e la sua amica umana si ritrovano dinanzi alla tv, Oscar sale in grembo alla signora, si siede sulle suo posteriore, si alza in piedi per come può e con le due zampette anteriori stringe il viso della sua amica umana, dandole dei bacetti delicati con il suo musino.