Il criceto dorato: gestione, cibo e lettiera adeguati
Il criceto dorato, contrariamente ai criceti nani (Winter White e Roborowskij) necessita delle passeggiate "in esterna" serali. Inoltre è semplice riuscire a instaurare un rapporto stretto con i criceti dorati poiché saranno proprio loro ad avvicinarsi per fare amicizia.
Quando arriva un criceto dorato in casa non è forse semplicissimo comprendere subito che è un animale molto intelligente e socievole (con noi) tanto che, quando la sera lo faremo passeggiare, sarà molto semplice riuscire a instaurarci un rapporto stretto poiché sarà lui ad avvicinarsi per fare amicizia.
Il criceto dorato, contrariamente ai criceti nani (Winter White e Roborowskij) necessita infatti delle passeggiate “in esterna” serali. Intendiamoci, anche i Winter White piuttosto attivi (molto rari) possono necessitare di uscire dalla gabbia ma, in genere, se la gabbia è di dimensioni adeguate, non scalpitano per uscire.
La cosa ideale sarebbe avere un corridoietto chiuso in cui disporre la gabbia la sera: si leva il coperchio e si da la possibilità al cricetino di uscire autonomamente. Non forzate l’animale: l’esemplare più timidino può restare spaventato se lo prendete in mano forzatamente e lo mettete all’esterno, lontano da odori che conosce e dalla sua casetta sicura). Ovviamente è necessario che non ci siano pericoli a terra, nessuna pianta magari tossica, nessun anfratto in cui infilarsi e restare incastrato. È consigliabile, se ci sono delle tende, sollevarle se toccano terra: i criceti dorati sono ottimi scalatori!
Per quanto riguarda altre attenzioni particolari, più che consigliarvi una ruota di diametro minimo 20 cm e un’alimentazione particolarmente povera di grassi e zuccheri( i criceti dorati soffrono moltissimo di diabete) non c’è molto. La lettiera, essendo i dorati più odorosetti d altri criceti, è consigliabile sia in fibre naturali e non in semplice truciolo. È buona cosa mettere anche del fieno nella gabbia così da mantenere un buon profumo di fieno (magari alla camomilla) e contemporaneamente fornire materiale “scavabile” per l’animale, nonché fibroso e salubre per l’intestino, se ingerito.
Ovviamente i bisogni “spaziali” di un dorato sono maggiori rispetto a quelli di un criceto nano: la gabbia deve avere dimensione minima 75×45 cm: una volta messa una casetta sufficientemente grossa, una ruota, le ciotoline per il cibo e per la sabbia di cincillà, l’animalino avrà a disposizione non troppo spazio per muoversi. Considerate che i criceti dorati più grossi che ho visto erano sui 28/30 cm, ma di solito si fermano sui 20/25 cm.