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Cosa fare se un gatto vomita sangue?

Se il vostro gatto vomita sangue va portato immediatamente dal veterinario. Il vomito con sangue, infatti, è un'emergenza veterinaria.

Cosa fare se un gatto vomita sangue?

Cosa fare se un gatto vomita sangue? Come prima cosa prendete il micio e lo portate subito dal vostro veterinario. Il vomito con sangue è un’emergenza veterinaria, anche se bisogna fare un distinguo: qualche goccina piccola di sangue in un vomito può essere dovuto a conati e sforzi intensi che provocano la rottura dei capillari di superficie.

Anche in caso di rottura di capillari superficiali, comunque il gatto va portato dal veterinario, in quanto un vomito così intenso da provocare dei conati simili deve essere fermato il prima possibile, onde evitare squilibri elettrolitici e disidratazione. Se invece il gatto vomita laghi di sangue, è abbattuto e respira male, allora bisogna correre subito dal veterinario perché il micio sta avendo un’emorragia acuta proprio in quel momento.

Cause

Il vomito con sangue viene definito ematemesi. Si tratta dell’espulsione di sangue dalla bocca, ma attenzione: perché si parli di ematemesi il sangue deve arrivare dall’apparato digerente. Questo perché è possibile per esempio che il sangue arrivi dall’apparato respiratorio, nel qual caso si parla di emottisi. Starà al vostro veterinario visitare il gatto e decidere da dove proviene il sangue.

Ecco le principali cause di sangue nel vomito del gatto:

Traumi

Coagulopatie

  • Avvelenamento da rodenticidi (veleno per topi)
  • Trombocitopenia
  • Carenza di fattori della coagulazione
  • CID

Lesioni del tratto digerente

  • Ulcere o erosioni del tratto gastroenterico: somministrazione di Fans o cortisone, neoplasie, malattie infiammatorie infiltrative, shock settico e ipovolemico, mastocitoma, gastronoma, malattie epatiche e renali, infiammazioni intestinali, corpi estranei
  • Gastrite: acuta ed emorragica
  • Lesioni alla bocca sanguinanti
  • Lesioni esofagee: infiammazioni e tumori
  • Malattie della cistifellea

Lesioni all’apparato respiratorio

  • Tumore polmonare
  • Torsione di un lobo polmonare
  • Lesioni alle parti posteriori delle narici

Le cause possono essere diverse, ma i sintomi in caso di ematemesi sono molto simili fra di loro: oltre alla presenza di sangue nel vomito, avremo anche prostrazione, abbattimento, mucose pallide, dispnea (provocata sia dall’emorragia acuta che da un eventuale dolore addominale), forte dolore addominale (soprattutto in caso di ulcere). Potreste anche notare la presenza di sangue digerito nelle feci, le quali appaiono nerastre, scure.

Diagnosi

Gatto in scatola

In caso di vomito emorragico nel gatto, dopo aver stabilizzato il paziente, è probabile che il vostro veterinario vi proponga una serie di esami per cercare di capire la causa del sanguinamento. Potrebbero essere esami del sangue completi, inclusi i test di coagulazione e i test Fiv/FeLV, radiografie, ecografie fino ad arrivare all’endoscopia e alla laparatomia esplorativa, con anche prelievi bioptici per istologici in caso di masse di natura sospetta.

Terapia

Gatto malato

La terapia del vomito emorragico del gatto deve basarsi innanzitutto sulla stabilizzazione del paziente. Quindi verrà messa in atto una terapia sintomatica che in caso di gravi perdite di sangue potrebbe comprendere anche una trasfusione di sangue. Una volta stabilizzato il paziente, il veterinario procederà con gli esami diagnostici: capire quale sia la causa aiuterà anche a stabilire la terapia migliore. In caso infatti di corpo estraneo, questo andrà rimosso il prima possibile; se siamo di fronte a un tumore, si deciderà insieme al veterinario quale sia l’iter migliore da seguire e via dicendo.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | D A MurphyJo NailorDDFic

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