Galline come animali da compagnia in una poesia di Renato Fucini
Il poeta e scrittore Renato Fucini dedica una simpatica poesia alla gallina e al suo coccodè.
Le galline come animali da compagnia prendono sempre più piede: c’è tutto un mondo di accessori, recinti, istruzioni, pappe che riguardano proprio questo simpatico pennuto. Secondo alcuni, avere galline come pet sarebbe un ottimo modo per una vita green, visto che le galline (un po’ come i maiali) mangiano di tutto e quindi potrebbero essere utilissime per lo smaltimento dell’umido.
Se da un lato Cochi e Renato ritenevano che la gallina non fosse un animale intelligente, per Oscar Farinetti, ideatore di Eataly, la gallina è super-intelligente, tanto da ritenerla l’inventrice del marketing: ogni volta che una gallina fa l’uovo, infatti, lo annuncia al tutto il mondo con il suo coccodè. E non è questo marketing purissimo?
Alla gallina e al suo coccodè è dedicata una simpatica poesia di Renato Fucini (1843–1921) poeta e scrittore italiano, noto anche con lo pseudonimo e anagramma di Neri Tanfucio. Secondo Fucini l’unico problema che ha la gallina è quello di raspare in terra: ma è disposto a superare questo inconveniente per sentire il canto melodioso dell’uovo appena deposto.
Renato Fucini, La gallina
Io vi domando se si può trovare
un più bravo animal della gallina.
Se non avesse il vizio di raspare
ne vorrei sempre avere una vicina.
Tutti i giorni a quell’ora: – Coccodè
Corri a guardar nell’orto e l’uovo c’è.
E quando hai l’uovo in tasca, è assicurato
che per quel giorno non si muor di fame.
Te lo puoi mangiar crudo o affrittellato.
sbattuto a torta o intero nel tegame…
C’è chi vuoi gli ovi a ber, chi li vuoi sodi.
Si fanno insomma in cinquecento modi.
E non c’è caso! E lei? Sì – Coccodè!
Corri a guardar nel covo e l’uovo c’è!
Certo, bisognerebbe vedere cosa ne pensa la gallina del fatto che ogni volta che fa un uovo arriva l’essere umano e glielo ruba…
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