Leggende metropolitane sul coniglio: miti da sfatare
Leggende metropolitane sul coniglio: tutti i miti e le credenze comuni da sfatare
Esistono numerose leggende metropolitane sul coniglio: non solo cani e gatti sono funestati da questi miti, ma anche i nostri adorati coniglietti devono subirsi dicerie e vox populi difficili da eradicare. Per qualche strano motivo, anche se spieghi scientificamente il perché certe cose sono impossibili, nessuno ti crede.
C’è anche da dire che il coniglio come animale da compagnia ha ottenuto qui in Italia una certa popolarità negli ultimi anni, magari in Inghilterra dove c’è una tradizione più antica di conigli da compagnia, queste voci sono sparite già da tempo. Andiamo dunque a vedere quali sono le più comuni leggende metropolitane sul coniglio.
Leggende metropolitane sulla riproduzione
- Non è vero che… due coniglietti fratelli non si accoppiano fra di loro. Non è incesto, semplicemente quando raggiungono la maturità sessuale, gli animali in generale non stanno a guardare i legami di parentela.
- Non è vero che… la coniglia deve fare una cucciolata per prevenire i tumori. Assolutamente falso, solita leggenda metropolitana maschilista. Quello che è vero è che spesso le coniglie intere sviluppano una forma di adenocarcinoma uterino che ne provoca la morte in breve tempo.
Leggende metropolitane sul comportamento
- Non è vero che… il coniglio vive bene in coppia. O meglio, qui ci va una precisazione: il coniglio è un animale gregario, vive in gruppi, però è anche molto territoriale. Se ho una coppia maschio e femmina, andrebbero sterilizzati, altrimenti cominciano a sfornare una serie infinita di coniglietti. E sarebbe meglio prenderli da piccoli insieme: spesso introducendone uno nuovo, si rischiano lotte e rivalità che sfociano in vere e proprie aggressioni. E se ho due maschi, bisogna rigorosamente sterilizzarli: le lotte fra conigli maschi sono terribili, arrivano a castrarsi a vicenda.
- Non è vero che… il coniglio è un animale adatto ai bambini. Tutti sono convinti che i conigli siano i pet ideali per i bimbi, ma niente è più lontano dal vero. Prima di tutto sono estremamente più fragili rispetto a cani e gatti, le loro ossa si rompono facilmente: avete idea di quanti conigli con fratture arrivano perché sono stati presi in braccio da bimbi, il coniglio si è agitato (e se avete un coniglio sapete quanto sia difficile bloccarlo quando ce l’hai in braccio che scalcia, non ci riesce un adulto a fermarlo, figuriamoci un bambino), è caduto e si è fratturato qualcosa? Inoltre i bimbi vogliono sempre toccare e abbracciare il loro pet, ma il coniglio non è un cane o un gatto, ha bisogno dei suoi spazi e bisogna seguire i suoi tempi, cosa difficile da spiegare a un bimbo.
- Non è vero che… il coniglio ama essere preso in braccio. Per un coniglio non esiste cosa più innaturale che essere preso in braccio o stare a una certa altezza. Avete presente quando prendete un coniglietto piccolo, lo abbrancate e lo tenete in braccio? Tutti sono contenti, ‘Guarda come sta fermo immobile, è felice, gli piace’… è esattamente l’opposto: il coniglio è immobile perché è letteralmente terrorizzato. L’approccio corretto è sedersi per terra con lui e invogliarlo a salire in braccio con piccoli premietti, ma deve essere lui a decidere quando si fiderà abbastanza di voi per concedervi una manovra simile.
Leggende metropolitane sulla gestione
- Non è vero che… il coniglio vive bene nella sua gabbia. Provate a stare voi chiusi in una stanza piccola per tutta la vostra vita, poi mi dite se state bene. E’ giusto tenere il coniglio in gabbia magari di notte, quando non si può controllarlo, ma quando siete in casa durante il giorno è bene farlo uscire per farlo svagare, esplorare, giocare: che razza di vita è stare sempre chiuso in un gabbia? Il coniglio è un animale che vuole e deve fare movimento.
- Non è vero che… per acchiappare un coniglio bisogna afferrarlo per le orecchie. Questa metodica la lasciamo ai vecchi contadini, è innaturale e doloroso per il coniglio essere afferrato e sollevato per le orecchie, come vi sentireste se l’intero vostro peso fosse sostenuto solamente dalle vostre orecchie? Ci sono diversi modi per afferrare il coniglio, il più comune è quello di mettere una mano sotto il torace, una sotto il sedere e fargli appoggiare delicatamente la schiena sul nostro petto, in modo che non scalci.
- Non è vero che… il coniglio puzza. Ovvio che se faccio vivere il coniglio in una gabbia minuscolo e gli cambio la lettiera una volta al mese, alla fine puzza: se faceste la stessa cosa con il vostro bagno, pensate che profumerebbe di violette e lillà? La lettiera del coniglio va cambiata il più spesso possibile, esattamente come quella del gatto. E ad essere onesti le feci del coniglio, essendo costituite di erba e fieno, praticamente non hanno alcun odore.
- Non è vero che… il coniglio è un animale di facile gestione. Molti proprietari prendono il coniglio al posto del cane o del gatto pensando che sia più facile da gestire. Niente di più falso. Oltre al fatto di dover pulire la lettiera, l’alimentazione del coniglio deve essere seguita in maniera scrupolosa, onde evitargli problemi. Inoltre il coniglio non può vivere senza fieno: se in casa c’è qualcuno allergico alle graminacee, non prendetelo. Non potete far rischiare crisi asmatiche, ma non potete neanche pretendere che il coniglio non mangi fieno.
- Non è vero che… se il coniglio vive sempre in casa non devo vaccinarlo. Malattie mortali come la Mixomatosi e la Malattia Emorragica Virale vengono trasportate anche dagli insetti: avete la casa a prova di moscerini, zanzare e pappataci?
- Non è vero che… il coniglio vive al massimo un paio d’anni. Se il coniglio vive così poco, o è stato sfortunato e ha sviluppato qualche patologia mortale o è vittima di un’errata gestione, soprattutto alimentare. Un coniglio gestito correttamente arriva tranquillamente anche a 8-10 anni.
Leggende metropolitane sull’alimentazione
- Non è vero che… i mangimi pieni di semi fanno bene al coniglio. Il fatto che li vendano non vuol necessariamente dire che fanno bene: vendono anche le sigarette, ma è assodato che fanno male alla salute. Il coniglio è un animale erbivoro stretto, non un granivoro, il che significa che nella sua alimentazione naturale non ci sono i semi, ma solo erba. Immaginate un coniglio selvatico, libero in natura, cosa trova da mangiare? Non certo i semini, bensì erba. Il problema qui è che visto che il coniglio come animale da compagnia in Italia non ha una storia di antica data, quando sono comparsi i primi pet, le ditte di mangimi non sapevano che pesci pigliare e hanno preso spunto per l’alimentazione dall’unico coniglio presente da noi, quello da carne. Ora, lo scopo di questo coniglio è quello di diventare bello grassoccio nel giro di pochi mesi per essere poi mangiato, ma lo scopo del nostro coniglio da compagnia è quello di vivere a lungo, felicemente e possibilmente senza patologie. Altra considerazione da fare è che il proprietario che vede un mangime bello colorato, con tanti semini diversi si illude che un mangime così variegato sia migliore per il coniglio. Falso anche questo: l’alimentazione del coniglio è molto povera, il suo intestino ha imparato a lavorare in modo da ricavare tutte le sostanze di cui necessità mangiano solo erba. Se diamo i semi al nostro coniglio, gli provochiamo problemi ai denti, stasi intestinali, lo facciamo ingrassare.
- Non è vero che… posso dare un cespo di insalata al coniglio. E’ vero che ho detto che è erbivoro, però il problema dei nostri conigli è che sono abituati al fieno secco e non alla verdura o all’erba fresca. Ovvio che se do un cespo di insalata al coniglio questo se la mangia tutta, ma è altrettanto ovvio che poi va in diarrea. Il coniglio va abituato gradualmente all’alimentazione fresca, ricordandosi di non dare mai verdura bagnata o fredda di frigo.
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