Petsblog Criceti Il mio criceto sta male, cosa faccio?

Il mio criceto sta male, cosa faccio?

se il criceto sta male come mi comporto?

Il mio criceto sta male, cosa faccio?

In tanti, troppi, pensano che il criceto, ossia un animaletto così piccino, non possa essere curato. Questa è una cosa assolutamente falsa: fortunatamente negli ultimi anni la sensibilità nei confronti di queste piccole creature è molto aumentata e si trovano tante più indicazioni su come mantenere in stato di benessere i criceti.

Pima di tutto è bene avere un veterinario esperto in animali esotici di fiducia: on line si trovano delle liste redatte dalle associazioni che danno in adozione o affido questi piccoli animali. Ma come fare a renderci conto se l’animale sta male?

Partiamo dal principio che il criceto è una preda quindi quando manifesta sintomi evidenti di malore non c’è altro che correre dal veterinario. Come elementi generali di disagio dell’animale partiamo dal dire che: assenza di appetito o di feci sono già palese sintomo i disagio.

Pelo arruffato, bagnato, unto o perdite di pelo e pelle escoriata sono segni esterni evidenti di problemi. Occhi gonfi, occhi che assumono colore bianchiccio o rosso, o con lacrimazione eccessiva sono altri palesi sintomi di malessere. Se la zona genitale è sporca, giallina, umida e il criceto soffre di diarrea è anche questo un sintomo che il criceto non sta bene.

Purtroppo non sempre vediamo sintomi così manifesti ed esterni che ci mettono in allarme: talvolta ci accorgiamo di una massa interna quando ormai è molto grandicella. Ovviamente non è detto che non sia curabile. Mai mai mai aspettate troppo tempo( e per troppo tempo talvolta si intendono poche ore) per portare l’animale presso un veterinario esperto in animali esotici: i criceti hanno un metabolismo rapidissimo( basti pensare ai battiti cardiaci, circa 200 al minuto) e poco tempo può essere decisivo.

Il criceto NON SI STRESSA durante lo spostamento: troppi adducono la scusa che il viaggio dal veterinario sarebbe uno stress per l’animale dolorante. Al che vi faccio un esempio sciocco ma rappresentativo: è come se una persona si rompesse una gamba e per “non stressare troppo” tale individuo, dato che andrebbe spostato, lo si lasciasse lì per giorni sperando che la gamba si riaggiusti da sola.

Il criceto può essere riposto in un trasportino con abbondante carta igienica bianca, alcuni semini e una foglia di insalata(non fredda di frigo) o un tocchetto di mela( non di buccia) e può essere agevolmente trasportato per la tratta che vi separa dal medico curante dell’animale.

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