Un documentario racconta la storia di Green Hill
Il cortometraggio del regista Piercarlo Paderno racconta gli eventi che hanno portato al sequestro dell’allevamento e alla liberazione dei cani.
A sette mesi dal sequestro di Green Hill, si continua a parlare dell’allevamento di Beagle di Montichiari.
Sabato sera il corteo organizzato da Animal Amnesty ha visto sfilare più di duemila persone: fiaccole e striscioni anti-sperimentazione animale e lo slogan “Dieci, cento, mille 28 aprile!”. Una data importante quella dell’aprile 2012, giorno in cui Montichiari ha ospitato quella che ormai è considerata la manifestazione simbolo della lotta italiana alla sperimentazione animale. In quella occasione, infatti, alcuni attivisti erano riusciti a penetrare le recinzioni dell’allevamento e liberare alcuni dei Beagle lì rinchiusi. Quel giorno è ormai entrato nella storia ed è impressa nella memoria di tutti noi la foto del cucciolo fatto passare dalle mani dei manifestanti al di sopra del filo spinato posto a recinzione di Green Hill.
La storia di Green Hill, dagli inizi delle proteste animaliste al sequestro della struttura e alla nuova vita dei cani, è racchiusa nel cortometraggio del regista Piercarlo Paderno, prodotto dalla Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente.
Si intitola “Green Hill, una storia di libertà” ed è stato presentato domenica mattina al cinema Apollo di Milano. Nel documentario si ripercorrono gli eventi che hanno segnato la storia dell’allevamento: l’inizio delle proteste nel 2010, di cinque animalisti sul tetto di uno dei capannoni dell’allevamento nell’ottobre 2011, le manifestazioni di aprile e giugno 2012, fino al sequestro dello stabilimento dello scorso luglio, con il successivo affidamento dei cani alle famiglie tramite LAV e Lega Ambiente.