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Ipovitaminosi C nella cavia: cause, sintomi e terapia

Per la serie, “Anche le cavie si ammalano”, ecco una delle malattie più comuni della cavia: l’ipovitaminosi C. In questo articolo andremo a parlare di cause, sintomi e terapia.

Ipovitaminosi C nella cavia: cause, sintomi e terapia

L’ipovitaminosi C nella cavia di solito è provocata da una scorretta informazione riguardo alla giusta alimentazione della cavia. Troppo spesso i proprietari acquistano animali esotici senza prima informarsi delle loro reali esigenze nutrizionali. E il risultato è patologie che si potrebbero tranquillamente evitare se si passasse dal veterinario prima di comprare una cavia e non quando ormai la patologia è conclamata.

Cause

La cavia come l’uomo è fra i pochissimi animali che non è capace a sintetizzare da sé la vitamina C. Ecco dunque che è indispensabile assumere vitamina C tramite l’alimentazione, altrimenti la cavia rischia di ammalarsi e se non presa per tempo può anche morire. Normalmente il fabbisogno giornaliero di vitamina C della cavia è di 10-30 mg/kg di peso corporeo, aumentabile se la cavia è malata, stressata o in gravidanza.

A questo punto potreste obiettare una cosa: il mangime che viene venduto per cavie porta espressamente la dicitura “integrato con vitamina C”. Il problema è che la vitamina C è molto labile, si degrada facilmente soprattutto se esposta alla luce, all’umidità e al calore. Ecco che allora la maggior parte dei mangimi in commercio, pur se debitamente addizionati, dopo pochi mesi vedono diminuire il loro contenuto di vitamina C, fino ad arrivare alla totale assenza. Una precisazione: quando parlo di mangimi per cavia intendo quelli fatti da pellettati costituiti solamente da erba e fieno pressati, non quelli pieni di semi e di estrusi (quelle cose bianco giallastre che sembrano corn flakes): la cavia è un animale erbivoro stretto, come il coniglio, mangimi contenenti semi o estrusi, anche se spacciati per cavie, non sono assolutamente adatti.

Ecco dunque perché è necessario fornire un’integrazione di vitamina C alla cavia. Oltre ad alimentarla con cibi ricchi di vitamina C come i cavoli, i broccoli, le verze, il ravizzone e gli agrumi, si può optare anche per la somministrazione di preparati in goccia contenenti solo ed esclusivamente vitamina C: mi raccomando, chiedete al vostro veterinario quale utilizzare, i preparati multivitaminici non vanno bene perché andate in sovradosaggio con le altre vitamine.

Questa vitamina C la potete o dare direttamente in bocca con un contagocce, tutti i giorni, vita natural durante o diluire nell’acqua di bevanda alla concentrazione di 0,5-1 g/l, ma dovete cambiare quest’acqua tutti i giorni, perché la vitamina C evapora rapidamente. Attenzione poi anche a non somministrare troppe brassicacee, ricche di ossalati che possono portare alla formazione di calcoli, oltre all’ovvia considerazione che la cavia se non ha mai mangiato in vita sua verdure fresche e di botto si trova la ciotola piena, potrebbe andare in diarrea. Inoltre molte cavie con ciotole strapiene di cavoli e brassicacee vanno spesso incontro a meteorismo intestinale, si gonfiano praticamente. O decidere comunque di non mangiare quel cibo: le cavie sono particolari dal punto di vista alimentare, da adulte tendono a mangiare solo le cose che hanno assaggiato da piccole, altrimenti sono molto diffidenti.

Sintomi

Se la cavia viene nutrita con cibi privi di vitamina C e non abbiamo provveduto ogni giorno della sua vita a somministrarle l’adeguata integrazione, ecco che nel giro di un paio di settimane possono comparire i sintomi dell’ipovitaminosi C che sono:

  • anoressia
  • articolazioni gonfie e dolenti
  • zoppia
  • diarrea
  • difficoltà e riluttanza al movimento
  • alterato sviluppo di ossa e denti
  • sanguinamenti spontanei da gengiva e muscolo
  • pelo opaco e arruffato
  • morte nel giro di 3-4 settimane

Ovviamente esistono anche forme di ipovitaminosi parziali, più difficili da diagnosticare perché sottostimate dal proprietario: diarrea transitoria, occasionale zoppia e scarso appetito.

Terapia

Dopo che il vostro veterinario in base all’anamnesi e alla visita clinica avrà emesso diagnosi di ipovitaminosi C, ecco che la terapia d’emergenza consiste nella somministrazione di vitamina C per via iniettiva, di liquidi per la reidratazione, di alimentazione forzata finché non riprende a mangiare spontaneamente ed eventualmente di antibiotici per parare le possibili infezioni secondarie.

Successivamente bisognerà correggere l’alimentazione e integrare giornalmente con vitamina C. Personalmente preferisco la somministrazione diretta per via orale: messa nel beverino, la vitamina C si degrada rapidamente e non sai mai quanta ne ha assunta. La cavia, se presa in tempo, può guarire nel giro di una settimana, ma se l’ipovitaminosi è avvenuta in un animale in accrescimento, le deformazioni ossee possono rimanere.

Fondamentalmente questa è una patologia che la cavia può evitare tranquillamente, basterebbe informarsi prima per quanto riguarda la sua corretta alimentazione e la necessità di integrazione con la vitamina C.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Flickr

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