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Vomito nel gatto: cause, sintomi, rimedi e terapia

Parliamo di vomito nel gatto, andando a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia. E cosa vuol dire quando il gatto vomita bianco o giallo.

Vomito nel gatto: cause, sintomi, rimedi e terapia

Il vomito nel gatto è uno dei sintomi per cui il gatto viene portato maggiormente a visita. Considerato talvolta fisiologico dai proprietari (visti i frequenti vomiti di boli di pelo), spesso è una spia che indica un problema incipiente nel gatto. Prima di tutto dovete distinguere fra vomito e rigurgito: indicano problematiche ben diverse. Il rigurgito è un movimento passivo, non ha nausea o conati di vomito. Nel vomito, invece, si hanno classicamente i segnali di nausea (il gatto comincia a sbavare, si lecca le labbra, è nervoso) e compaiono poi i conati del vomito vero e proprio.

Vomito nel gatto: cause e sintomi

Le cause di vomito nel gatto sono tantissime e interessano parecchi organi. Non sempre, infatti, il vomito è per forza correlato a un problema gastroenterico. Questo vuol dire che, in assenza di altri sintomi, se il veterinario non vi dice subito nei primi cinque minuti di visita quale sia la causa del vomito, non è per farvi dispetto, è solo che le cause, come vedrete, possono essere le più disparate:

  • boli di pelo nello stomaco
  • allergie alimentari e intolleranze
  • ingestione di cibi andati a male o avariati
  • ingestione di corpi estranei
  • ostruzione (da corpi estranei, volvoli intestinali, invaginamento intestinale)
  • gastrite
  • ulcera gastrica
  • pancreatite (sia acuta che cronica)
  • peritonite
  • piometra
  • ernie
  • compressione addominale da altri organi/neoplasie
  • patologie che provocano alterato svuotamento gastrico/ridotta peristalsi intestinale
  • insufficienza epatica
  • insufficienza renale
  • blocco vescicale
  • rottura di organi addominali
  • sepsi
  • parassiti intestinali
  • forme infiltrative/infiammatorie croniche gastroenteriche
  • triadite
  • chetoacidosi diabetica
  • ipertiroidismo
  • cinetosi
  • sindrome vestibolare
  • patologie neurologiche (traumi, neoplasie, infezioni)
  • farmaci (FANS, cortisonici)
  • avvelenamenti
  • intossicazioni

Spesso i proprietari sottovalutano le complicanze di un vomito costante e protratto nel tempo: disidratazione, alterazioni dell’equilibrio acido-base e alterazioni elettrolitiche sono l’inevitabile conseguenza di un vomito prolungato o trascurato, con tutti i problemi che ciò comporta.

Va da sé che, a seconda della patologia scatenante, oltre al vomito saranno presenti anche altri sintomi correlati alla malattia di turno.

Vomito nel gatto: diagnosi e cura

A seconda del tipo di vomito, starà al vostro veterinario valutare se impostare solamente una terapia sintomatica o se iniziare un iter diagnostico specifico. Molto dipende dall’esito della visita clinica, dall’anamnesi e dallo stato di salute generale del gatto. Potrebbero essere richiesti esami collaterali, del sangue, delle urine, delle feci, ecografia addominale e radiografie per iniziare.

La terapia può essere sia sintomatica che specifica, dipende da quale sia la causa del vomito. Ovviamente è probabile che all’inizio sia necessario effettuare una terapia per via iniettiva, visto che per via orale il gatto vomiterebbe tutto. Ecco cosa non fare in caso di vomito del gatto:

  • evitare il fai-da-te: di norma rischiate di peggiorare la situazione. Una nota molecola antiemetica utilizzata anche in umana, se data alla cieca potenzialmente potrebbe aggravare la situazione in quanto è controindicata in caso di vomito da blocco intestinale perché provoca perforazione intestinale. E se non siete sicuri che il gatto non abbia un blocco, eviterei di peggiorare le cose
  • evitate di fargli mangiare erba: il gatto, quando ha lo stomaco disturbato, mangia erba per vomitare. Ma l’erba irrita ancora di più lo stomaco perché è ricca di silice, quindi rischiereste di peggiorare le cose
  • evitate di fargli bere litri d’acqua: dilatando lo stomaco, l’acqua stimola ancora di più il vomito
  • riducete il cibo: se il gatto vomita come l’esorcista, non dategli tonnellate di cibo per vedere se mangia, soprattutto se vomita tutto ciò che ingerisce
  • non aspettate una settimana prima di portare il gatto dal veterinario: se non dovete allarmarvi per 1-2 vomiti, non va neanche bene lasciare un gatto che vomita per giorni e giorni, con vomito che da bianco diventa giallo. Peggio se vedete da subito vomito verde o rossastro con sangue e se il gatto non mangia: in questo caso il gatto va visto subito, non trascurate i sintomi sperando che passino da soli perché possono solo aggravarsi, provocando le complicanze di cui parlavamo sopra e che possono aggravare fatalmente la situazione

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Pixabay

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