Gli uccelli che compongono partiture musicali
Due artisti inglesi hanno trovato il modo per far scrivere agli uccelli della musica sulla carta pentagrammata.
Dopo i pesci, gli uccelli sono gli animali più diffusi nelle case degli italiani. Splendidi per i loro colori e le loro voci che spesso rendono liete le nostre giornate, ora sono diventati dei veri e propri compositori.
L’artista Kerry Morrison, infatti, ha piazzato della carta pentagrammata nei parchi di Liverpool, nel Regno Unito, nella speranza che i bisognini degli uccelli di passaggio cadessero proprio sulle righe a mo’ di nota musicale e scrivessero un pezzo. Gli uccelli hanno fatto il loro dovere (del resto è già facile essere beccati dalle cacchine che cadono dal cielo quando si cammina, figurarsi a stare fermi…) e Morrison ha girato i fogli al musicista John Hering che, nel pieno rispetto delle note scritte sul pentagramma, ha tratto un pezzo musicale della durata di venti minuti, dal titolo Bird Sheet Music ed eseguita alla Tate Liverpool Gallery nei giorni scorsi (se volete ascoltarne un brano, ne trovate uno di una trentina di secondi sul sito della BBC).
Secondo Kerry Morrison quest’esperimento vuol riconoscere il ruolo che svolgono gli uccelli nell’ambiente:
Gli uccelli rivestono un ruolo importante nell’ecosistema delle città anche attraverso gli escrementi: infatti, permettono ai semi di diffondersi e inoltre fertilizzano il terreno.
È innegabile che a volte gli escrementi degli uccelli hanno una sorta di fattore artistico, come quando creano disegni strani sui vetri delle macchine… Ora, grazie alla sinergia di Kerry Morrison e John Hering, hanno anche un valore sonoro.
Ma i due artisti li avranno pagati i diritti di autore agli uccellini compositori?