Petsblog Gatti Test DNA gatti: Basepaws indica problemi genetici e origini del gatto

Test DNA gatti: Basepaws indica problemi genetici e origini del gatto

Esistono test del DNA per gatti? Sì, ma non riescono a essere così accurati come quelli del cane.

Test DNA gatti: Basepaws indica problemi genetici e origini del gatto

Test DNA gatti? Si fanno, Basepaws li fa, ma non sono così attendibili come i test genetici per il cane. Il fatto è che i proprietari di cani hanno molte opzioni per testare il DNA dei loro cani: ci sono test che non solo indicano se il cane abbia la probabilità di sviluppare questa o quella malattia genetica, ma anche che permettono di scoprire quale sia la razza del cane, cosa particolarmente utile nel caso dei meticci.

Si parla sempre più spesso di questi test. Una delle domande più frequenti che vengono fatte al veterinario è “Di che razza è il mio cane?”, ovviamente riferendosi a meticci. Adesso, finalmente, grazie ai test genetici, potete scoprire esattamente quali geni e di quali razze siano presenti nel vostro incrocio. L’unico motivo per cui non vengono ancora fatti così spesso è meramente una questione economica: molti proprietario trovano che spendere 70-80 euro per un cappottino sia lecito, mentre spenderne un centinaio per conoscere la storia genetica del cane non ne valga la pena (anche se, dal punto di vista veterinario, è più utile sapere a quali razze il cane appartiene al posto di avere il cappottino mimetico col cappuccio: almeno si ha un’idea di quali malattie potrebbe andare incontro).

Comunque sia, se per i cani si trova ancora qualche ostacolo a questi test genetici, nel gatto è ancora peggio. Anche perché ce ne sono di meno. Eppure ci sono delle aziende che adesso stanno provando a offrire lo stesso servizio anche per i gatti.

Come funziona Basepaws?

Un’azienda che fornisce test per sequenziare il DNA dei gatti è Basepaws. Grazie a questi esami, è possibile avere maggiori informazioni sulla razza di quel gatto, evidenziando marcatori che potrebbero indicare rischi elevati di sviluppare determinate malattie. L’esame non è di esecuzione difficile: tramite apposito tampone, lo si striscia sulla mucosa orale del gatto (magari facendosi aiutare), si inserisce il tampone nella provetta e lo si spedisce a Basepaws.

Dopo un po’, arriverà il rapporto genetico. In esso trova ampio spazio il report sui dati sanitari del gatto: si tratta di testare 17 malattie con 39 marcatori genetici. Questo report indica se il gatto abbia dei geni o dei marcatori che possano portarlo a sviluppare malattie genetiche come il rene policistico o la mucopolisaccaridosi.

C’è poi il report sulla razza, il quale però non è preciso come gli analoghi test genetici dei cani. Questo perché nei gatti si hanno meno informazioni scientifiche su razze e origini. Questo fa sì che nel 95% dei casi, questo report genetico indichi che il gatto è un Polycat. Con questo termine non ci si riferisce a un gatto che è un mix di due razze conosciute, bensì a un gatto che è un mix di tutte le razze. Non si hanno sufficienti indicazioni in merito al genoma di riferimento delle singole razze.

Quello che però questo test riesce a stabilire è se il gatto in questione appartiene a uno o più dei quattro gruppi principali di razze feline:

  • occidentale
  • orientale
  • persiano
  • esotico

Questo test ci dice a quale razza quel gatto assomiglia maggiormente. Se vi state chiedendo quanto costa, questo test felino di Basepaws costa 99 dollari. Considerate che il prezzo è uguale a quello di AncestryDNA per le persone. Comunque i prezzi sul mercato sono più o meno questi: Home DNA kit Cat DNA costa 125 dollari, mentre Optimal Selection costa 100 dllari. In generale è un test costoso, ma considerando che viene fatto un’unica volta è un investimento che si può fare per conoscere le malattie ereditarie che il nostro gatto può sviluppare.

Via | Wired

Foto | Pixabay

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