Letargo nelle tartarughe terrestri: come funziona
Come funziona il letargo nelle tartarughe terrestri? Tutte le tartarughe devono andare in letargo? E’ meglio fare il letargo al chiuso o all’aperto? Scopriamo la risposta a queste domande.
Prima di tutto il letargo è una condizione in cui la funzione vitale della tartaruga si riduce al minimo: il battito cardiaco e il respiro rallentano, la temperatura corporea si abbassa e il metabolismo è ridotto. Le tartarughe terrestri vanno in letargo perché per mantenere la loro temperatura corporea dipendono strettamente dal calore del sole: in inverno, essendocene di meno, se non andassero in letargo, morirebbero di ipotermia.
Quali tartarughe possono andare in letargo
Non tutte le tartarughe possono andare in letargo. Le baby per esempio sono troppo piccole per sopportare il calo di peso e la disidratazione provocata da un letargo, così come anche le tartarughe malate o quelle troppo magre.
Inoltre molti proprietari di tartaruga pensano che basti lasciarle lì e che vadano in letargo da sole, ma dimenticano che quelle allevate da noi in cattività sono iper alimentate e hanno perso molto dei loro istinti. Un esempio: in natura quando il fotoperiodo diminuisce, ovvero quando le ore di luce giornaliera diminuiscono di pari passo con la temperatura, ecco che le tartarughe smettono da sole di alimentarsi. Quando ce le abbiamo in casa o in giardino, invece, noi continuiamo a bombardarle di cibo ed ecco che rischiano di avere l’intestino pieno quando vanno in letargo.
Cosa fare prima e dopo il letargo
Ecco cosa fare prima del letargo, considerato che un letargo deve durare massimo 20 settimane:
- due mesi prima del letargo bisogna portare la tartaruga e le feci dal veterinario. Se troverà parassiti intestinali, bisognerà sverminarla e valuterà se la tartaruga è abbastanza in carne per fare un letargo o meno. In questo secondo caso, ecco che la tartaruga dovrà essere tenuta in casa nel suo terrario con lampade e riscaldatore per tutto l’inverno
- progressivamente la tartaruga deve smettere di mangiare, fino ad arrivare a 3-4 settimane prima a non mangiare del tutto: è fondamentale che non rimanga cibo nell’intestino durante il letargo, altrimenti durante i mesi del letargo il cibo non digerito va in putrefazione e provoca setticemia mortale. Lasciate invece sempre l’acqua a disposizione
- ricordate che la tartaruga perde 1% del peso corporeo al mese durante il letargo, ecco perché le baby e quelle debilitate non devono farlo
- quando a fine letargo la tartaruga si sveglierà, ispezionatela per bene per controllare che non ci siano morsi di topi e mettetela subito a fare dei bei bagnetti di acqua tiepida e camomilla: avrà bisogno di essere ben idratata, occhio a non farla affogare. In teoria entro un paio d’ore dovrebbe bere e urinare. Solo successivamente vorrà mangiare, inizialmente le cose più gustose. Se dopo il risveglio la tartaruga non beve, non urina e non mangia, portatela dal veterinario: subito, non dopo mesi. Questo lo sottolineo perché spesso a giugno arrivano tartarughe che “Sa, è da quando si è svegliata a febbraio dal letargo che non mangia, non beve e non fa niente”: vi sembra normale?
Letargo all’aperto
In caso di letargo all’aperto delle tartarughe, controllate bene il posto dove la tartaruga ha deciso di passare il letargo e di interrarsi, fornitegli abbondanza di foglie secche e di terriccio per coprirsi adeguatamente, recintate la parte in modo da non falciare accidentalmente la tartaruga, occhio che i cani non possano andare a disturbarle e controllatele molto di frequente perché i topi vanno a rosicchiare le tartarughe durante il letargo: essendo ibernate, le tartarughe non reagiscono e possono subire lesioni anche mortali.
Letargo al chiuso
Molti proprietari, per evitare i problemi di cui sopra, preferiscono fare un letargo al chiuso. Ecco come:
- trovare una stanza in cui la temperatura si aggiri fra i 4 e i 7 gradi. Se la temperatura nel locale è più bassa dei 2 gradi, la tartaruga rischia il congelamento, se è sopra gli 11 gradi non andrà in letargo, ma entrerà in uno stato di ipotermia. Alcuni proprietari pensano che basti mettere la tartaruga in garage o in cantina, ma se qui le temperature sono di 10-12 gradi, ecco che avremo come unico risultato una tartaruga in ipotermia. Esclusa la casa: qui abbiamo temperature di almeno 18-20 gradi, condizioni ideali per un’ipotermia, ma non per un letargo
- non fate superare le 20 settimane di letargo
- preparate un doppio scatolone: in quello centrale metterete del terriccio e tante belle foglie secche, sotto le quali la tartaruga starà benissimo. Lo spazio fra i due scatoloni riempitelo di foglie secche e giornali o di altro materiale isolante e ricordate di fare dei fori per l’aria. Mettete la tartaruga in alto, non per terra, sia per evitare l’umidità eccessiva del terreno che per scongiurare attacchi di topi
- andate a controllare spesso la tartaruga: se notate che ha urinato o che si sta svegliando, allora forse è meglio interrompere il letargo e tenerla al caldo in casa
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Vix_B