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Gatto che beve molto: le principali cause di polidipsia

Un problema molto diffuso nel gatto: il gatto che beve troppo. Oggi andiamo a vedere quali sono le principali cause di polidipsia nei mici.

Gatto che beve molto: le principali cause di polidipsia

Uno dei sintomi principali per cui il gatto viene portato a visita è il fatto che beve molto. In lingua medichese si parla di polidipsia ed è spesso associata a poliuria, ovvero il fatto di urinare di più. Quando dico che il gatto viene portato a visita perché beve di più, non intendo: “Il gatto beve di più da qualche giorno”, mi andrebbe anche bene “Il gatto beve di più da qualche settimana”, no, di solito si intende “Il gatto beve di più da qualche mese”. Magari accompagnato da “E’ qualche mese che il gatto, oltre a bere di più, mangia sempre meno, dimagrisce”… secondo voi è logico portare a visita un gatto dopo mesi che beve di più, mangia di meno fino ad arrivare a non mangiare proprio più niente e dimagrisce al punto di essere uno scheletro? Secondo me no.

Cause

Prima di tutto vediamo a che livelli si parla di polidipsia e poliuria. Sia nel cane che nel gatto, abbiamo polidipsia quando il consumo di acqua nelle 24 ore supera i 100 ml/kg (su alcuni testi ho trovato anche valori inferiori), mentre si parla di poliuria quando la produzione di urina supera i 50 ml/kg sempre nelle 24 ore. Tuttavia considerate che anche in caso di consumo e produzione al di sotto del limite in alcuni casi si parla comunque di polidipsia e poliuria, le quali solitamente sono associate.

La sete viene fondamentalmente stimolata dall’iperconcentrazione dei fluidi extracelullari, a sua volta provocata da perdita di liquidi (disidratazione per vomito, diarrea, danni renali). Questa iperconcentrazione provoca disidratazione con stimolazione della sete. Tuttavia anche la diminuzione della pressione del sangue, l’aumento della temperatura corporea, il dolore, alcuni farmaci possono provocare aumento della sete.

Per quanto riguarda il danno renale, normalmente i reni riescono a mantenere costante l’equilibrio fra la composizione e il volume dei liquidi presenti nel corpo, riassorbendo a seconda delle necessità l’acqua e i soluti presenti nell’urina provvisoria. Se abbiamo un riassorbimento di soluti con in contemporanea un eccesso di acqua, ecco che avremo un’urina molto diluita; al contrario se riassorbo acqua e ho un eccesso di soluti, avrò un’urina molto concentrata.

Ma come fa il proprietario ad accorgersi che il gatto soffre di polidipsia? Semplice: oltre al fatto che lo vedrà bere tonnellate di acqua più volte al giorno (ricordo che il gatto sano beve pochissima acqua) e la ciotolina, prima sempre piena, ora è sempre vuota. Inoltre la polidipsia si accompagna anche ad atteggiamenti anomali: il gatto improvvisamente cerca di bere da fonti insolite, per esempio dal bidet, dal water, dai sottovasi. Da sottolineare poi come i gatti che mangino esclusivamente crocchette tendano a bere un po’ di più rispetto ai gatti che mangiano cibo casalingo o scatolette e questo perché il gatto sano riesce a trarre l’acqua di cui ha bisogno dall’alimento umido, mentre con le crocchette, essendo secche, ha bisogno di integrare un po’ di più. Ciò vuol dire che non dovete preoccuparvi se il gatto non beve (cosa che invece fanno tutti i proprietari), ma dovete preoccuparvi se di punto in bianco il gatto improvvisamente comincia a bere tantissimo (cosa che invece fanno in pochissimi proprietari).

Ma ecco le principali cause di polidipsia:

Polidipsia primitiva

  • Psicogena
  • Insufficienza epatica
  • Shunt portosistemico

Polidipsia associata a poliuria primitiva

Terapia

Cosa fare se ho un gatto che beve molto? Prima di tutto mi sembra chiaro: non aspettare mesi prima di portarlo dal veterinario. Magari la causa è un’insufficienza renale, magari un diabete mellito, però sarebbe carino portare il gatto a visita ai primi sintomi e non quando ormai ho una chetoacidosi diabetica o un’insufficienza renale in stadio terminale, lamentandosi poi e disperandosi perché la situazione è grave e il gatto non si salva neanche con le terapie: magari se il gatto veniva portato a visita qualche mese prima, la situazione non sarebbe degenerata fino al punto di renderla incurabile.

La terapia della polidipsia varia a seconda della causa: se per esempio è provocata da un diabete mellito, trattando quest’ultimo e riportando la glicemia a valori più normali, ecco che risolvendo la vera causa della polidipsia, anche il sintomo sparisce. Perché dovete ricordare che la polidipsia è un sintomo, una spia che vi indica che c’è una malattia o un problema in corso.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.

Foto | Mtip

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