Buon Natale di giustizia per tutti da parte di Petsblog
In occasione del Natale 2012 ecco gli auguri di Petsblog, improntati alla giustizia per tutti.
Buon Natale a tutte le amiche e gli amici di Petsblog. Auguri a voi e ai vostri amici cani, gatti, conigli, criceti, furetti, pesci, porcelli d’India, rettili, tartarughe, uccelli e via dicendo che condividono la nostra vita e fanno un pezzo di strada con noi.
Per i nostri auguri non scegliamo un’immagine con alberi di Natale o cuccioli vestiti da Babbo Natale. La nostra scelta cade su una delle foto che hanno fatto il giro del mondo: un cucciolo di Green Hill liberato. Perché proprio quest’immagine per festeggiare il Natale?
Lo spiega benissimo Lorenzo Guadagnucci nel suo libro Restiamo animali. Vivere vegan è una questione di giustizia:
Ecco un’emozionante immagine di libertà. È una fotografia scattata a Montichiari, in provincia di Brescia, il 28 aprile 2012. Si vede un cucciolo di cane (in genere si specifica di “razza beagle”, ma io non amo queste precisazioni, perché mi fanno pensare alla crudeltà e all’ingiustizia della selezione delle razze, frutto di una manipolazione che trasuda prepotenza) sorretto da due mani al di sopra di un massiccio cancello. La persona che lo sostiene non è compresa nella foto: l’inquadratura comprende solo la parte superiore del cancello e il filo spinato che corre più in alto: nello spazio in mezzo, viene fatto passare il cane, che ha l’espressione dolce e fiduciosa di tutti i cuccioli. Non si agita, non c’è bisogno di stringerlo: si è completamente affidato a chi lo sta passando in altre mani. Chi sta per riceverlo al di qua del cancello ha le mani aperte: non deve fare sforzi, il peso è minimo; le dita sono unite, i pollici staccati per garantire una presa migliore. Queste mani ricordano certi simboli pacifisti, con le braccia protese verso il globo a le mani aperte ad accogliere il mondo e forse anche a sostenerlo. Per il cucciolo il passaggio da quelle mani a queste ha il sapore della libertà, dell’evasione da un luogo di tortura e morte verso una vita degna d’essere vissuta.
Buon Natale di giustizia per tutti, allora!