Gattari da legare: La notte dei gatti viventi
Qualche sera fa, dopo una cena abbondante, è avanzato un rispettabile quantitativo di pollo. Tagliato in piccoli pezzi, l’ho avvolto in un tovagliolo per portarlo ai gatti “ospiti”. Accovacciatami per posare gli avanzi nella scodella, il gattino criminale del quale parlavo due settimane fa mi ha aggredita.Puntellandosi con le zampe, appoggiate sul palmo della mia […]
Qualche sera fa, dopo una cena abbondante, è avanzato un rispettabile quantitativo di pollo. Tagliato in piccoli pezzi, l’ho avvolto in un tovagliolo per portarlo ai gatti “ospiti”. Accovacciatami per posare gli avanzi nella scodella, il gattino criminale del quale parlavo due settimane fa mi ha aggredita.
Puntellandosi con le zampe, appoggiate sul palmo della mia mano, mi ha morsa cercando di strappare brandelli di carne che, suppongo, non hanno lo stesso sapore del pollo coi peperoni. Gridando ho lasciato cadere il pollo che, spargendosi, mi ha salvata. Quello che temo, adesso, è: se dovessi inciampare mentre sono in giardino e dovessi cadere, quel famelico gattino zombie uscito da uno splatter di serie B, mi mangerebbe viva?
Non essendo in grado di urlare in modo perfetto come una scream queen, i miei vicini sentirebbero un ululato alla Scooby Doo. Devo aggiungere che, prima del pollo, quel piccolo delinquente si era rimpinzato di croccantini: più che la manovra di Heimlich, mi conviene imparare qualche mossa d’autodifesa.
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