Gattari da legare: Code campestri
La gatta mangiona che, gentilmente, ha partorito vicino casa mia dopo aver svuotato il mio frigo e quello dei vicini, si è presentata a cena con la coda ferita. Non sia mai detto che un gatto ferito passi tranquillo sotto il mio naso! Ho la sindrome di Elmyra, la terrificante bambina della Warner che traumatizzava […]
La gatta mangiona che, gentilmente, ha partorito vicino casa mia dopo aver svuotato il mio frigo e quello dei vicini, si è presentata a cena con la coda ferita. Non sia mai detto che un gatto ferito passi tranquillo sotto il mio naso! Ho la sindrome di Elmyra, la terrificante bambina della Warner che traumatizzava gli animaletti col suo amore smisurato.
Come mettere del disinfettante sotto qualsiasi forma sulla coda di un gatto? Innanzi tutto, preparare l’armamentario: indossare un guanto sterile sulla sinistra se siete destrorsi, sulla destra se siete mancini. Mettere la pomata antibiotica sulle dita e prepararsi psicologicamente all’attesa. Se utilizzate medicina in polvere o spray, afferrate con fermezza il tubetto.
Aspettate che il gatto, attirato dal cibo, si avvicini. Dopo aver guadagnato la sua fiducia, cosa che, in realtà, non avverrà, afferratelo con decisione con la mano libera e spalmategli-spruzzategli-sparaflesciategli tutta la medicina. Il primo tentativo (e forse anche quelli seguenti), andranno a vuoto, costringendovi a cambiare guanto, disinfettarvi le ferite e a ripetere la manovra di avvicinamento.
Se sarete stati abbastanza decisi, il gatto splenderà di Betadine ovunque tranne che sulla ferita. Se andrà male, passerete la notte immaginando scenari di infezioni terribili a carico del micio e della vostra coscienza di gattari falliti. Il gatto vi si ripresenterà il giorno successivo, con la ferita che si sta rimarginando per conto proprio. Le ferite sulle vostre mani, invece, saranno in condizioni peggiori rispetto al giorno precedente: riprendete il disinfettante, e usatelo su di voi.
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