Valsusa, avvistato primo ibrido cane lupo sulle Alpi
In Valsusa è stato avvistato il primo ibrido di cane e lupo sulle Alpi. I Guardiaparco lanciano l'allarme: potrebbe contaminare la popolazione di lupi.
Pare che in un bosco della Valsusa sia stato avvistato il primo ibrido cane-lupo delle Alpi. Si è ipotizzato che questo esemplare possa far parte di un nucleo che è stata individuato nell’Appennino Ligure-Piemontese l’anno scorso. L’avvistamento è stato realizzato dai Guardiaparco delle Aree Protette delle Alpi Cozie durante le operazioni di controllo di routine. I Guardiaparco hanno fotografato una coppia di lupi: uno dei due presentava un mantello dal colore insolito. Infatti il pelo era di color marrone chiaro: si pensa che possa derivare dall’incrocio con un cane.
Ibridi cane lupo sulle Alpi: perché è un problema?
Ovviamente dalla sola foto non è possibile capire se si tratti di un ibrido effettivo o semplicemente di un’anomalia di colore del mantello. Questo anche perché l’animale presentava parecchie caratteristiche riconducibili al lupo italiano: aveva il muso massiccio, le orecchie a base larga e triangolari e la focatura su una zampa.
Il problema, secondo i Guardiaparco, è che l’ibridazione fra lupi e cani (siano essi randagi o inselvatichiti) rischia di danneggiare la conservazione del lupo italiano o Canis lupus italicus. Se un ibrido dovesse raggiungere il ruolo di capobranco, potrebbe riprodursi e trasmettere un pool genetico alla prole diverso da quello del lupo originale, contribuendo così alla sua diffusione e contaminazione di anche altre popolazioni.
Grazie anche al progetto LIFE WolfAlps EU (sono attivi due progetti Life dell’Unione Europeo per tenere sotto controllo l’ibridazione e preservare il patrimonio genetico del lupo italiano), adesso si stanno cercando escrementi, peli, saliva o cute di questo presunto ibrido in modo da poterne mappare il DNA: solamente questo esame, infatti, potrà far capire se si tratti di un ibrido o di un lupo dal colore insolito.
Via | La Stampa