Diabete insipido nel cane e gatto: cause, sintomi e terapia
Queste sono le principali cause, sintomi, diagnosi e terapia del diabete insipido nel cane e gatto.
Diabete insipido nel cane e gatto – Oggi andiamo a parlare del diabete insipido nel cane e gatto, patologia che a dispetto del nome non ha nulla a che vedere col diabete mellito, ma che è provocata da una mancata secrezione dell’ormone antiuretico o ADH o vasopressina o dall’incapacità del tubulo renale di rispondere correttamente ad esso. Ecco che allora andremo a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia del diabete insipido nel cane e gatto.
Diabete insipido nel cane e gatto: cause e sintomi
La vasopressina è un ormone prodotto nei nuclei sopraottico e paraventricolare dell’ipotalamo. Una volta prodotta viene immagazzinata e secreta dall’ipofisi posteriore e va ad agire sul tubulo renale in modo da far riassorbire l’acqua. Un qualsiasi difetto di produzione, secrezione o di azione della vasopressina provoca diabete insipido. Quando l’ormone antidiuretico manca del tutto si parla di diabete insipido centrale, mentre sintomi da insufficienza parziale vengono definiti diabete insipido centrale parziale.
Nel caso del diabete insipido centrale abbiamo sia forme ereditarie che idiopatiche. Le forme ereditarie sono rare e di solito i sintomi si presentano in cuccioli e gattini. Le forme idiopatiche, invece, possono comparire a qualsiasi età, indipendentemente da sesso o razza. Le forme di diabete insipido centrale secondario può essere provocato da traumi cranici o da neoplasie (sia primarie come il craniofaringioma che metastatiche da carcinoma mammario, linfoma, melanoma e carcinoma pancreatico).
Quando invece il problema è localizzato a livello del tubulo renale si parla di diabete insipido nefrogeno primario. In questo caso il tubulo renale è insensibile all’azione della vasopressina le cui concentrazioni ematiche sono o normali o aumentate. La mancata reazione all’ADH può essere totale o parziale. Il diabete nefrogeno primario congenito è rarissimo in cani e gatti e non è stata testimoniata l’ereditarietà.
Diciamo che in linea generale la forma più frequente di diabete insipido è quello nefrogeno secondario acquisito provocato da diverse patologie metaboliche e renali che rendono il tubulo renale incapace di rispondere alla vasopressina.
Per quanto concerne i sintomi relativi al diabete insipido abbiamo:
- poliuria e polidipsia (con proprietario che parla di cane incontinente, che fa laghi di pipì e che beve molto)
- segni neurologici se la causa è un tumore cerebrale, un trauma o una grave ipernatriemia
- a volte eccessiva magrezza
- ipostenuria (urina a basso peso specifico)
Diabete insipido nel cane e gatto: diagnosi e terapia
Quando si sospetta un diabete insipido, prima bisogna escludere tutte le cause di diabete insipido nefrogeno, quindi esame biochimico completo, analisi delle urine comprensive di urocoltura, PU/CU, ecografia addominale e test di stimolazione con ACTH (se si riesce a trovarlo). Tutti questi esami tendono a essere normali in cani e gatti con diabete insipido centrale, diabete insipido nefrogeno primario e polidipsia psicogena. Al limite si può trovare azotemia bassa.
Per differenziare fra diabete insipido centrale, nefrogeno e polidipsia primaria prevedono il test di privazione dell’acqua e la risposta alla somministrazione di ADH. Tuttavia prima di fare questi test bisogna prima escludere tutte le cause di diabete insipido nefrogeno secondario. E va fatto sotto stretto controllo veterinario.
La terapia del diabete insipido prevede il libero accesso all’acqua, non limitatela perché vi dà fastidio che il cane urini di più perché alterereste tutto l’equilibrio idroelettrolitico del cane mettendone a rischio la vita. L’alternativa è la somministrazione dell’analogo sintetico della vasopressina somministrata per via congiuntivale. L’altra alternativa è la clorpropamide che però funziona se è presente l’ADH e non funziona nel diabete insipido centrale completo (perché manca del tutto l’ADH) e nel diabete insipido nefrogeno. Altra alternativa è il diuretico clorotiazide che insieme alla restrizione del sodio nella dieta aiuta ad aumentare il riassorbimento di sodio e acqua nel tubulo. Utile in caso di diabete insipido centrale e nel diabete insipido nefrogeno.
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